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Terremoto in Italia, oltre 100 scosse nella notte: “Difficile resistere così”

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Varie. Terremoto. I Campi Flegrei continuano a tremare senza sosta, generando ansia e preoccupazione tra la popolazione che ormai non sa più come affrontare la situazione. In poco più di 24 ore, l’Osservatorio Vesuviano ha registrato 109 scosse, dichiarando concluso lo sciame sismico solo nel primo pomeriggio di ieri. Anche i residenti più abituati ai fenomeni sismici hanno vissuto momenti di apprensione, con molti che sono scesi in strada o hanno deciso di allontanarsi temporaneamente da Pozzuoli in attesa di tempi più tranquilli. Altri hanno scelto di affidarsi ai social media, condividendo in tempo reale ogni scossa, testimoniando una situazione sempre più difficile da sopportare. (Continua a leggere dopo la foto)

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Terremoto Campi Flegrei, oltre 100 scosse nella notte

Terremoto. La lunga sequenza di 109 scosse è iniziata sabato, poco prima delle 15:00. Il primo evento sismico è stato registrato alle 14:52, con scosse inizialmente lievi. Successivamente, due scosse di magnitudo 2.3 e 2 hanno fatto seguito a una serie di movimenti più leggeri, spesso percepiti dalla popolazione. La situazione si è intensificata nel cuore della notte, con due ulteriori scosse di magnitudo 2.8 e 2.1, che hanno spinto alcuni residenti a lasciare le proprie abitazioni. Lo sciame sismico si è concluso solo nel pomeriggio di ieri, senza danni significativi a persone o cose, ma con nuove preoccupazioni per gli abitanti dei Campi Flegrei, costretti a convivere con i tremori e i boati sotterranei.

I Comuni dell’area restano costantemente impegnati nella gestione dell’emergenza, attivando subito i centri di coordinamento della protezione civile all’inizio di ogni sciame sismico. Tuttavia, la stanchezza inizia a farsi sentire e le difficoltà nel gestire situazioni così prolungate aumentano. Per questo motivo, arriva da tutti i territori coinvolti la richiesta di non sottovalutare l’importanza delle esercitazioni di protezione civile, fondamentali non solo in caso di emergenza reale, ma anche in situazioni come questa. Sapere come agire aiuta a mantenere la calma e a gestire meglio l’ansia legata agli eventi sismici. (Continua a leggere dopo la foto)

Ansia e preoccupazione tra i cittadini

Chi vive quotidianamente con il bradisismo è ormai al limite della sopportazione. Il tam tam sui social ha amplificato la tensione più delle stesse scosse, diffondendo preoccupazione ovunque. Le scosse più forti sono state percepite anche in aree lontane dall’epicentro, come Pianura e Qualiano, ma è stata la continua notifica delle app per il rilevamento dei terremoti a tenere la popolazione in costante allarme. La sequenza sismica è diventata così intensa che persino i sistemi di avviso via smartphone hanno smesso di funzionare correttamente, costringendo molti utenti a reinstallare le applicazioni o a cercarne altre per restare informati.

I segni di cedimento emotivo sono numerosi: “Ma ditemi come può un essere umano vivere in queste condizioni di disagio tutti i santi giorni“, ha scritto Giuseppe sui social, suscitando critiche e discussioni. Anna ha continuato a chiedere per tutta la notte se fosse sicuro rimanere in casa. Rosaria, infuriata, ha ricordato nella pagina dedicata alla zona rossa l’importanza delle esercitazioni: “Nel mese di ottobre ci sarà un’altra esercitazione, come avete il tempo di scrivere “scossa” trovate anche il tempo di partecipare, poi non dite che non lo sapevate. Non andandoci, oltre che andare a nostro discapito, veniamo considerati sempre di meno da chi ci governa, un popolo deve essere unito in tutto, non solo scrivendo su Facebook “scossa!!!”, almeno è un mio modesto parere”. L’ultimo addestramento, a inizio estate, ha visto la partecipazione di meno di trenta persone, un numero esiguo rispetto alla gravità della situazione.

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