Tadej Pogačar ha già scritto pagine importanti nella storia del ciclismo, e nonostante la sua giovane età, continua a stupire il mondo con le sue prestazioni. Il futuro però è ancora da scrivere, come dimostra uno straordinario 2024 pieno di successi. L’ultimo, il trionfo ai Mondiali di ciclismo dopo una fuga solitaria di 100 km a Zurigo. Ma scopriamo qualcosa in più di questo talento straordinario delle due ruote.
La scoperta del Team Emirates
Nato il 21 settembre 1998 a Komenda, in Slovenia, ha rapidamente conquistato la scena internazionale grazie a un mix di resistenza, intelligenza tattica e forza fisica. Pogačar è già considerato uno dei ciclisti più completi e vincenti degli ultimi anni, con un palmarès che comprende vittorie nei Grandi Giri, Classiche monumento e in molte altre competizioni di alto livello. La svolta nella sua carriera è arrivata quando è stato notato da Andrej Hauptman, ex ciclista professionista e direttore sportivo della squadra UAE Team Emirates, che ha deciso di seguirlo da vicino e di investire nel suo sviluppo. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Nel 2018 Pogačar ha debuttato tra i professionisti con la squadra Ljubljana Gusto Xaurum, ma è stato nel 2019 che ha ottenuto la sua prima grande occasione, unendosi alla UAE Team Emirates. Da subito ha mostrato una crescita costante e ha iniziato a ottenere risultati importanti nelle competizioni internazionali.
Ascesa nei Grandi Giri
Il 2019 è stato l’anno della consacrazione per Tadej Pogačar, con una vittoria impressionante alla Vuelta a España, dove ha conquistato tre tappe e terminato terzo nella classifica generale. Questa prestazione ha dimostrato che il giovane sloveno aveva il potenziale per competere ai massimi livelli, e gli ha aperto le porte per diventare uno dei protagonisti delle gare più importanti del calendario ciclistico. Nel 2020 Pogačar ha compiuto una delle imprese più sorprendenti nella storia del ciclismo, vincendo il suo primo Tour de France a soli 21 anni. Durante la penultima tappa, una cronometro individuale, ha sorpassato il connazionale Primož Roglič, ribaltando la classifica generale e assicurandosi la maglia gialla. Questa vittoria ha consacrato Pogačar come uno dei migliori talenti emergenti del ciclismo mondiale. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Il 2021 è stato un altro anno straordinario per Pogačar. Non solo ha difeso con successo il titolo al Tour de France, ma ha anche vinto due Classiche Monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia, confermandosi un ciclista completo, capace di dominare sia nelle gare a tappe che nelle classiche di un giorno. La stagione 2022 ha visto Pogačar continuare ad arricchire il suo palmarès ma senza vincere il Tour. Solo un secondo posto dietro al danese Jonas Vingegaard, dopo una dura battaglia sulle Alpi e sui Pirenei. In bacheca però lo sloveno ha messo un altro Giro di Lombardia. Il 2023 è stato piuttosto sfortunato a causa di una caduta: durante la Liegi-Bastogne-Liegi uno scivolone gli ha causato una frattura allo scafoide, costringendolo a un periodo di recupero. Nel Tour de France 2023, nonostante l’infortunio, è riuscito a partecipare e ha dato battaglia a Vingegaard, concludendo nuovamente al secondo posto. Ma è forse il 2024 l’anno della definitiva consacrazione tra i grandi della storia del ciclismo. Il campione infatti si è affermato sia nel Giro d’Italia che nel Tour de France, concludendo l’opera con la medaglia d’oro ai Mondiali di Zurigo.
Caratteristiche tecniche e tattiche di Pogačar
Tadej Pogačar è noto per la sua incredibile versatilità. A differenza di molti ciclisti che eccellono solo in specifici tipi di gara, Pogačar è un corridore completo. La sua abilità in salita è forse il suo punto di forza maggiore, con una resistenza straordinaria che gli permette di mantenere ritmi elevati anche sui percorsi più impegnativi delle montagne. È anche un eccellente cronoman, come dimostrato nelle cronometro del Tour de France 2020 e 2021, dove ha fatto la differenza rispetto ai suoi avversari diretti. Il suo approccio tattico in gara è altrettanto sorprendente: riesce a leggere perfettamente lo svolgimento delle corse, e spesso sa quando attaccare per mettere in difficoltà gli avversari, mostrando maturità e intelligenza oltre i suoi anni. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Pogačar utilizza una bici Colnago V4Rs, taglia 50-52, adattata alle sue specifiche esigenze fisiche e preferenze di guida, del valore di circa 12.000-15.000 euro. Le bici dei ciclisti professionisti sono altamente personalizzate e dotate di componenti di altissima qualità. La sella è Prologo Dimension NDR, progettata per offrire comfort e prestazioni ottimali durante le lunghe competizioni. Complessivamente l’ingaggio del ciclista è di circa 6 milioni di euro all’anno, rendendolo uno dei ciclisti più pagati al mondo. Questo importo include sia lo stipendio dal team UAE Team Emirates che i bonus per le vittorie.
Curiosità e vita privata
Tadej Pogačar è alto 1,76 m e pesa circa 66 kg, un peso ideale per un ciclista che eccelle sia nelle salite che nelle cronometro. Si allena in vari luoghi, ma spesso lo fa sulle Alpi Marittime vicino a Monaco e sulle montagne slovene. Parte dei suoi allenamenti avviene anche in Spagna, nelle regioni più calde durante l’inverno. Il campione vive principalmente a Monaco, come molti altri ciclisti professionisti, per le condizioni fiscali vantaggiose e la vicinanza alle strade montane ideali per l’allenamento. La fidanzata è Urska Zigart, una ciclista professionista slovena che corre per il team Jayco AlUla. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
La dieta del ciclista sloveno durante il Giro d’Italia comprendeva una colazione con porridge di riso con fragole e mirtilli. Poi pane con lievito madre, più facile da digerire, una omelette preparata con uova fresche e verdure di stagione. Waffle con marmellata di pesche e lamponi. Dopo la gara tappa hamburger, pasta, riso e insalata. Quando invece non è in competizione preferisce mangiare pasta, in particolar modo pasta alla carbonara di cui si dichiara molto esperto.
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