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Strana multa per il famoso ciclista italiano: pedalava in doppia fila

Il mondo del ciclismo, da qualche giorno, si interroga sulle regole contenute nel nuovo codice della strada. A maggior ragione dopo quello che è successo all’ex ciclista professionista Domenico Pozzovivo, vittima di una situazione paradossale che ha suscitato molte polemiche e pareri contrastanti.

Pozzovivo, infatti, è stato multato dai carabinieri per aver “pedalato in doppia fila” insieme al collega Diego Ulissi. L’episodio è avvenuto domenica 1° dicembre sulla strada tra Colico e Gravedona, al confine tra le province di Lecco e Como. Secondo quanto previsto dal Codice della Strada, i ciclisti devono circolare in fila indiana, anche in presenza di una pista ciclabile.

Pozzovivo, che viaggiava alla sinistra di Ulissi, è stato fermato dai carabinieri e multato con una sanzione di 18,50 euro, pagata immediatamente tramite Pos. I due ciclisti, nonostante gli inviti delle forze dell’ordine a utilizzare la ciclabile o a mettersi in fila indiana, avrebbero continuato a pedalare affiancati, causando disagi al traffico. Sembra che nel tratto in questione si fosse creata una lunga fila di auto, che aveva bloccato la circolazione.

Domenico Pozzovivo, che ha annunciato il ritiro dal professionismo lo scorso ottobre, ha raccontato l’accaduto al portale Tuttobiciweb. “I carabinieri ci hanno seguito come se ci stessero scortando, verificando che io rimanessi sulla sinistra. Poi ci hanno fatto segno di seguirli fino al comando di Gravedona“, ha dichiarato.

Ciclismo, i dubbi sul nuovo codice della strada

L’ex ciclista ha contestato la regola che obbliga i ciclisti a pedalare in fila indiana, affermando che la doppia fila garantirebbe maggiore sicurezza. “Preferisco stare affiancato a chi mi accompagna per aumentare la mia visibilità. Sono già stato investito più volte e, finché andrò in bicicletta, starò sempre in doppia fila. Questa legge va cambiata. Preferisco pagare la multa che rischiare di finire sotto una macchina“.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulle norme del Codice della Strada relative ai ciclisti. Da un lato, le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di rispettare le regole per garantire un flusso ordinato del traffico; dall’altro, gli amanti delle pedalate sostengono che alcune norme non tengano conto delle loro esigenze di sicurezza sulle strade.

L’incidente ha diviso l’opinione pubblica tra chi critica l’atteggiamento dei ciclisti e chi, invece, invita a una revisione delle leggi per garantire maggiore sicurezza a chi sceglie di allenarsi sulle strade italiane.

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