
Il Gran Premio del Messico di Formula 1 rappresenta uno degli appuntamenti più attesi del calendario mondiale. L’edizione 2025, che si svolgerà presso l’Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico, si preannuncia particolarmente interessante sia per le peculiarità tecniche del tracciato sia per le scelte strategiche legate ai nuovi pneumatici Pirelli. L’altitudine superiore ai 2.200 metri e l’atmosfera unica del Foro Sol contribuiranno a rendere il weekend una sfida complessa per team e piloti.
Un tracciato tra altitudine, storia e strategie tecniche
L’Autodromo Hermanos Rodríguez è noto per le sue condizioni peculiari, tra cui la rarefazione dell’aria causata dall’altitudine. Questo elemento influisce significativamente sull’aerodinamica delle monoposto e sulla gestione termica di motori e pneumatici. Il circuito, lungo 4,304 km e composto da 17 curve, deve essere percorso per 71 giri. Il rettilineo principale, con i suoi oltre 1.200 metri, permette di raggiungere velocità di punta notevoli grazie alla bassa resistenza aerodinamica.
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Un ulteriore aspetto distintivo è la ridotta abrasività dell’asfalto, che offre inizialmente poca aderenza ma tende a migliorare con il passare delle sessioni grazie al deposito di gomma. La particolare configurazione del tracciato, che prevede meno cambi marcia rispetto ad altri appuntamenti, rende il GP del Messico unico nel proprio genere.
Statistiche comparative e dati salienti del GP del Messico
Dal 1963, il circuito intitolato ai fratelli Rodríguez ha ospitato 24 edizioni del Gran Premio. Tra i protagonisti indiscussi di questa pista spicca Max Verstappen, che ha conquistato cinque vittorie tra il 2017 e il 2023, risultando il pilota più vincente nella storia moderna dell’evento.
- La Ferrari ha ottenuto le ultime due pole position, con Charles Leclerc nel 2023 e Carlos Sainz (oggi in Williams) nel 2024.
- Lewis Hamilton detiene il record di podi a Città del Messico, con sei piazzamenti, e qui ha celebrato due titoli mondiali (2017 e 2018).
- Il degrado degli pneumatici si è rivelato solitamente gestibile, come nel 2024, quando la strategia a una sola sosta – generalmente Medium-Hard – è stata la più adottata.
Questi dati evidenziano come l’esperienza e la capacità di adattamento siano spesso decisive sul tracciato messicano, premiando piloti e team in grado di interpretare al meglio le sue insidie.
Le nuove mescole Pirelli e le strategie per il 2025
Per il GP del Messico 2025, Pirelli ha scelto di mantenere la strategia del cosiddetto “salto di mescola”, già vista ad Austin. Verranno portate in pista tre opzioni:
- Hard C2
- Medium C4
- Soft C5
La mescola più dura, la C2, rappresenta una scelta conservativa e potrebbe essere preferita da chi opterà per stint più lunghi e una strategia a singola sosta, accettando però un ritmo di gara meno incisivo. Al contrario, l’utilizzo di pneumatici più morbidi – C4 e C5 – permette di puntare su strategie più aggressive, con la possibilità di effettuare due soste ai box per massimizzare la performance, soprattutto in qualifica e nei primi giri di gara.
Le prove libere assumeranno un ruolo cruciale per valutare il comportamento delle nuove mescole, progettate per essere più resistenti. Particolare attenzione sarà rivolta al fenomeno del graining, che in Messico si manifesta con frequenza a causa della scarsa densità dell’aria e della scivolosità dell’asfalto.
Curiosità numeriche e tendenze da tenere d’occhio
L’analisi delle ultime edizioni mostra alcune tendenze interessanti:
- Il rettilineo principale favorisce sorpassi e strategie di velocità pura, mentre i bloccaggi in frenata rappresentano una delle criticità maggiori da gestire.
- L’adattamento all’asfalto poco usato e alle basse temperature degli pneumatici richiede attenzione, specie nei primi giorni del weekend.
- Dopo la gara, Pirelli proseguirà con due giorni di test per sviluppare le mescole 2026, con la collaborazione di Mercedes e Sauber.
Queste peculiarità rendono il GP del Messico un banco di prova prezioso sia per i dati raccolti sia in ottica di sviluppo futuro delle vetture e dei pneumatici.
In sintesi, il Gran Premio del Messico si conferma un appuntamento fondamentale per la raccolta di dati e l’analisi delle strategie. Le scelte tecniche e le statistiche storiche offrono spunti di riflessione importanti sia per gli addetti ai lavori sia per gli appassionati, in attesa di scoprire quali soluzioni si riveleranno vincenti nell’edizione 2025.