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Sinner, esclusa l’intossicazione: qual è allora la causa del malessere?

Viso pallido, fisico debilitato, movimenti lenti e nessuna reattività. Così Jannik Sinner è apparso nella finale di Cincinnati contro Carlos Alcaraz, prima di ritirarsi dopo appena 23 minuti di gioco, sotto 5-0 nel primo set. “Sto troppo male, non riesco a muovermi”, ha sussurrato al medico dell’Atp, chiudendo di fatto la partita ancor prima che iniziasse davvero.

Il numero 1 del mondo ha spiegato nel post-gara di essersi sentito male da sabato, e di aver sperato in un miglioramento che però non è arrivato. Gli esami hanno già escluso un problema meccanico e l’ipotesi di un’intossicazione alimentare, lasciando aperta la pista di un virus che lo avrebbe completamente debilitato.

In campo Sinner è apparso privo di energie, spento, messo ko da un ospite indesiderato. Oggi il tennista si sottoporrà a ulteriori controlli, poi osserverà due giorni di riposo assoluto.

“È stato uno dei tornei più caldi che abbiamo giocato, forse il più caldo in assoluto”, ha ammesso Sinner, sottolineando come le condizioni climatiche di Cincinnati siano state pesanti. Gli sbalzi di temperatura tra l’aria condizionata della lounge e il caldo umido dei campi, uniti ai dodici giorni di permanenza nella struttura rinnovata, hanno reso il torneo un vero banco di prova fisico.

Se davvero si è trattato di un virus, è probabile che Jannik sia stato contagiato da qualche altro atleta, viste le numerose defezioni registrate in Ohio per motivi simili. Sinner ha già raggiunto New York con un volo privato e ha annunciato il forfait dal doppio misto, così da concentrarsi al meglio sul recupero in vista dello US Open.

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