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Sinner e la maledizione di Parigi-Bercy: come cambia ora la classifica ATP

Sinner aveva programmato con attenzione questa fase della stagione: purtroppo, per il tennista azzurro quello di Parigi-Bercy è un torneo “maledetto”. Il nostro campione è stato costretto a ritirarsi dalla competizione a causa di un virus intestinale. Il forfait, annunciato tramite un video sui social, ha causato un danno al nostro tennista, che era arrivato nella capitale francese con largo anticipo per prepararsi al meglio.

Sinner sembra davvero non avere fortuna su questo campo. Nelle ultime tre partecipazioni (dal 2021 al 2023), i risultati sono stati deludenti: solo un passaggio di turno lo scorso anno, dopo una battaglia notturna contro MacDonald, seguita da un ritiro in polemica con l’organizzazione prima degli ottavi di finale contro De Minaur.

Nel 2022, Sinner uscì al primo turno, battuto da Huesler con un netto 6-2, 6-3, mentre nel 2021 fu eliminato da Alcaraz al secondo turno dopo il bye. Quest’anno ha dovuto arrendersi ancora prima di scendere in campo, lasciando strada al lucky loser Arthur Cazaux, che affronterà oggi Shelton, l’avversario che sarebbe toccato al nostro numero uno.

Nonostante la delusione parigina, Sinner ha voluto tranquillizzare i fan: “Tenevo a questo torneo”, le parole di Jannik, “ma non sono preoccupato per Torino e per la Davis, farò di tutto per essere al 100%”. Il numero uno del mondo punta a tornare al massimo della forma per le ATP Finals di Torino, in programma dal 10 al 17 novembre.

Torino rappresenta un appuntamento speciale per Sinner, che ha già raggiunto la finale lo scorso anno, ma è stato battuto da Novak Djokovic. Dopo le Atp Finals, sarà tempo di Coppa Davis a Malaga, dal 19 al 24 novembre, dove l’Italia difenderà il titolo conquistato lo scorso anno. Il ritiro di Sinner a Parigi però non ha solo implicazioni emotive, ma anche sulla classifica ATP.

Sinner, fiducia per le Finals di Torino

Infatti, il numero uno al mondo doveva difendere solo 90 punti raccolti nella passata edizione. Il ritiro non intacca la sua leadership mondiale, poiché Sinner ha accumulato quasi 12.000 punti, mantenendo un margine rassicurante su Carlos Alcaraz, che si trova a circa 5.000 punti di distanza. Anche se Alcaraz dovesse incassare tutti i 1.000 punti in palio a Parigi, Sinner rimarrebbe in cima alla classifica.

Il forfait di Parigi però si somma a quello di Vienna, che comporta la perdita di ulteriori 500 punti. Un altro aspetto importante è legato alla vicenda Clostebol, che pende come una spada di Damocle sulla testa di Sinner.

Per evitare di ridurre ulteriormente il suo vantaggio rispetto ad Alcaraz, Jannik aveva programmato un fitto calendario di fine anno, dato che il pronunciamento del Tas è atteso nei primi mesi del 2025, probabilmente non prima dell’Australian Open e dell’ATP di Rotterdam. Ora parte di quel programma è saltato, e per Sinner è una pessima notizia.

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