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Sinner, e adesso? Cosa deve fare Jannik per riconquistare il numero 1 (e quando ci può riuscire)

La lunga supremazia di Jannik Sinner al vertice del tennis mondiale si è interrotta dopo 455 giorni e 65 settimane consecutive. La sconfitta nella finale degli Us Open non ha solo negato all’azzurro la conferma del titolo a New York, ma ha anche consegnato il trono Atp a Carlos Alcaraz, che torna numero uno del ranking per la terza volta in carriera, a due anni esatti dall’ultima volta.

Per Sinner, si chiude così un ciclo di dominio iniziato nel 2024, caratterizzato da prestazioni costanti e vittorie importanti, soprattutto sul cemento americano. Lo spagnolo sale a 11540 punti, con un margine di 760 sul campione italiano.

Il recupero del fenomeno murciano sul cemento americano è stato impressionante: a luglio, dopo Wimbledon, Jannik aveva un vantaggio di 3430 punti, ma nel giro di meno di due mesi Alcaraz ne ha guadagnati 4090, tenendo conto anche dei punti persi dall’azzurro rispetto al 2024 (350 a Cincinnati, 700 a Flushing Meadows).

Le vittorie di Cincinnati e New York hanno confermato la crescita del murciano, che ha mostrato una solidità mentale e tattica superiore in questa fase della stagione. Per Sinner, invece, il ko ha messo in luce alcune criticità sul cemento, soprattutto nei momenti decisivi dei tornei 1000 americani e nello Slam di New York.

Adesso Alcaraz si trova in una posizione decisamente favorevole per chiudere l’anno in testa alla classifica: da qui a fine stagione dovrà difendere solo 950 punti, mentre Sinner dovrà fronteggiarne 2880, un ostacolo non da poco. La squalifica concordata con la Wada, pur danneggiando come è ovvio l’azzurro, ha permesso al tennista italiano di recuperare energie, e ora potrà affrontare più tornei rispetto a quanto fece nel finale del 2024, quando partecipò solo al Six Kings Slam e ai 1000 di Pechino e Shanghai.

Sinner, migliorare per tornare in vetta

Sinner potrebbe puntare a eventi chiave come il 1000 di Bercy o i 500 indoor europei, come Vienna o Basilea, per provare a ridurre il distacco da Alcaraz. anche il murciano ha le stesse opportunità e potrà difendersi con strategie simili. Tornare numero uno prima del 2026 sarà quindi difficile, ma la determinazione e la capacità di adattamento dell’azzurro lasciano aperta qualche speranza.

Per il momento, Sinner dovrà concentrarsi sui miglioramenti necessari a contrastare un avversario che sembra avere compiuto un ulteriore salto di qualità. L’obiettivo è quello di tornare a lottare per i grandi titoli e sfruttare ogni opportunità per guadagnare punti importanti.

La competizione con Alcaraz non è solo una sfida tecnica, ma anche una battaglia di resistenza mentale e strategica. In attesa dei prossimi appuntamenti, come lui stesso ha dichiarato, Sinner dovrà trovare soluzioni per rendere il proprio gioco più vario e meno prevedibile. Un passaggio indispensabile per tornare a competere per il trono mondiale.

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