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Caso Sinner, il precedente di Bortolotti: “Doparsi con il clostebol è da imbecilli”

sinner antidoping

Sinner antidoping. L’assoluzione da parte dell’ITIA nei confronti di Jannik Sinner sta facendo molto discutere. C’è infatti chi chiede pene severe in seguito alla positività al Clostebol del tennista numero 1 del ranking Atp. Marco Bortolotti, finito anche lui nella bufera per lo stesso motivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tennista alto-atesino. (Continua…)

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Sinner antidoping, le parole di Bortolotti

Jannik Sinner è finito nella bufera in seguito alla positività al Clostebol, prodotto utilizzato dal fisioterapista Giacomo Naldi. Il tennista è stato assoluto dall’ITIA ed è pronto ad affrontare gli US Open nonostante il possibile ricorso della WADA. La situazione però ha un precedente: anche Marco Bortolotti, numero 87 al mondo nel doppio, ha infatti vissuto una situazione identica lo scorso ottobre, quando, durante il Challenger di Lisbona, è stato trovato positivo a un controllo antidoping nel quale venivano rinvenute tracce dello steroide contestato a Sinner.

Bortolotti ha dichiarato: “Sono stato scagionato a fine febbraio, con l’accordo che avrei perso i punti e i soldi guadagnati a Lisbona. Per il resto, come nel caso di Sinner, non c’era né colpa né negligenza. […] È veramente una stupidaggine: parliamo di una crema per ferite che non influenza le prestazioni, anche a lui hanno trovato una quantità minima. Ai tempi della mia accusa avevo parlato con un amico biologo che mi ha detto, testualmente: ‘se ti dopi con il Clostebol sei veramente un imbecille‘. Fa parte della famiglia degli steroidi, ma non è uno steroide vero e proprio“.

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