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“Schlein trema”. Referendum, perché la leader rischia grosso: “La fanno cadere”

Nelle ultime settimane, le tensioni all’interno del Partito Democratico si sono intensificate, mettendo sotto pressione la posizione di Elly Schlein come segretaria. Si diffonde un clima d’incertezza tra gli esponenti e gli osservatori politici, che si interrogano sulla capacità della linea politica attuale di resistere alle imminenti prove elettorali e referendarie. Le prossime consultazioni rappresentano infatti un passaggio chiave per valutare la solidità del partito e la leadership di Schlein nel panorama politico nazionale.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico

Crisi di leadership nel Partito Democratico: le sfide per Elly Schlein

Un recente intervento di Daniele Capezzone su Libero evidenzia il rischio politico legato all’avvicinarsi del referendum costituzionale confermativo previsto per il 2026. Secondo Capezzone, non sarebbe il governo guidato da Giorgia Meloni a dover temere maggiormente il responso delle urne, ma proprio la segretaria dem. L’eventuale scelta del PD di incentrare la campagna su tematiche come “la democrazia in pericolo” rischierebbe di apparire poco efficace e ripetitiva agli occhi dell’elettorato, sollevando interrogativi sulla reale percezione di un rischio democratico imminente.

Simbolo del Partito Democratico

Le conseguenze delle scelte strategiche del PD

L’analisi suggerisce che Elly Schlein avrebbe adottato una strategia in sintonia con la sinistra più radicale, allontanandosi da una posizione autonoma e moderata. I dati dei sondaggi sembrano riflettere questa scelta: il centrosinistra si attesterebbe intorno al 40%, mentre il centrodestra manterrebbe un vantaggio significativo. Questa tendenza evidenzia il rischio di una perdita di contatto con le esigenze dell’elettorato riformista, che potrebbe non riconoscersi più nelle attuali forme di mobilitazione e comunicazione politica del PD.

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