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Rublev, violento sfogo dopo la sconfitta: “Questo non è tennis”

Si ferma ai quarti di finale l’avventura di Andrey Rublev al Masters 1000 canadese. Il tennista russo, finalista lo scorso anno a Toronto, è stato battuto dallo statunitense Taylor Fritz con il punteggio di 6-3 7-6, al termine di un match in cui non ha mai trovato le giuste contromisure al servizio dell’avversario. Ma più del risultato, a far rumore è stato lo sfogo durissimo del russo in conferenza stampa.

Qui non c’è tennis. Contano solo il servizio e la risposta. Le condizioni sono le stesse per tutti, è vero, ma non c’è molto da giocare”, ha dichiarato con amarezza. Rublev ha lamentato che il gioco su questi campi si riduce a pochi scambi e premia solo chi serve meglio: “È frustrante. Non ho molto altro da dire”.

Nonostante la delusione, Rublev ha riconosciuto i meriti dell’avversario: “Taylor ha servito in modo incredibile e ha risposto bene. Nel secondo set abbiamo giocato entrambi un game orribile, io sul 4-4 e lui sul 5-4. Chi ha fatto il break era più concentrato, l’altro no”.

Il russo ha raccontato con lucidità anche il tie-break finale, in cui ha avuto diverse occasioni: “Ho avuto tre dritti per chiudere e li ho sbagliati tutti. Non c’è tanto da aggiungere”.

Rublev ha poi parlato del momento dell’americano: “Sta battendo tutti i migliori, è in semifinale anche qui dopo aver giocato una grande partita a Wimbledon contro Alcaraz. È uno dei più forti del circuito”.

Fritz però, dopo aver eliminato il russo, non è riuscito a ripetersi in finale. È stato infatti sconfitto da Ben Shelton, che ha fatto esplodere la sua gioia mentre il suo avversario – in un gesto eloquente – ha distrutto la racchetta subito dopo l’ultimo punto.

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