Roma dopo Juric, la partita contro il Bologna ha segnato un punto di svolta per i giallorossi, con la tensione palpabile sia in campo sia sugli spalti, dove il futuro dell’allenatore croato sembrava già appeso a un filo. La Roma, frammentata e in cerca di identità, ha affrontato difficoltà sia tecniche sia psicologiche, culminate nella decisione di esonerare Juric. In soli 52 giorni, con cinque sconfitte, quattro vittorie e due pareggi tra campionato ed Europa League, il tecnico croato non è riuscito a riportare stabilità.
🚨🟡🔴 AS Roma confirm they’ve fired the manager Ivan Jurić after recent results.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) November 10, 2024
Jurić replaced Daniele de Rossi at the start of the season, Roma will now appoint new coach.
“We’re gonna take some time to pick the best option”, director Ghisolfi confirms. pic.twitter.com/ZYCi6odQuk
L’assenza dei Friedkin a Ciampino ha simbolicamente chiuso l’era Juric, un capitolo breve ma intenso per la Roma, che ora guarda avanti con la consapevolezza della necessità di una guida solida. Tra i nomi per la successione emergono Roberto Mancini e Rudi Garcia, entrambi profili internazionali con esperienza e leadership capaci di far fronte alla pressione della piazza romana. Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica, ha sottolineato che questo cambio di allenatore deve essere parte di un progetto a lungo termine, incentrato su una visione stabile e un’identità forte.
La Roma si trova dunque a un bivio: non cerca un tecnico temporaneo, ma una figura che possa ricostruire il senso di appartenenza e rispondere alle aspettative di una tifoseria impaziente. L’obiettivo è trovare un leader capace di guidare la squadra verso un futuro ambizioso, lasciando alle spalle la delusione delle ultime settimane.