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Qual è il circuito più veloce della Formula 1?

Curva GP Imola

La Formula 1 è da sempre la massima espressione della velocità e della tecnologia automobilistica. Ogni stagione, i team lavorano su monoposto più performanti e capaci di raggiungere velocità sempre superiori. La velocità massima in F1 non è solo un numero, ma il risultato di una combinazione tra aerodinamica, potenza del motore, set-up della monoposto e caratteristiche del circuito. In questo articolo analizzeremo i record di velocità in Formula 1 e i circuiti più rapidi.

Qual è la velocità massima raggiunta in Formula 1?

La velocità massima in Formula 1 è spesso il risultato di rettilinei lunghi e scorrevoli, dove le monoposto possono esprimere tutta la potenza del motore. La velocità massima ufficiale in gara è stata registrata da Valtteri Bottas nel 2016 durante il Gran Premio del Messico, toccando i 372,5 km/h al volante della Williams. Nello stesso anno, Bottas aveva raggiunto un picco di 378 km/h in qualifica a Baku, ma tale rilevamento non è considerato ufficiale perché il sistema di misurazione non era posizionato correttamente.

In qualifica, velocità simili sono raggiunte dai top team in circuiti caratterizzati da rettilinei lunghi e pochi cambi di direzione, come Silverstone o Spa-Francorchamps. Questi valori sono indicativi della spinta dei motori ibridi moderni, capaci di erogare più di 1000 cavalli in condizioni ottimali. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Qual è il record di velocità sul giro in F1?

Per quanto riguarda la velocità media mantenuta durante un’intera gara, il record spetta a Max Verstappen che nel 2025 ha stabilito la maggior velocità media mantenuta nell’arco di una gara in Italia a Monza, con una media impressionante di 250,706 km/h al volante della sua Red Bull, dimostrando quanto sia importante non solo la potenza della monoposto, ma anche la precisione nella guida e la gestione delle curve e dei rettilinei.

Nel 2025, altri record di velocità sono stati stabiliti in diverse situazioni: Max Verstappen ha raggiunto la maggiore velocità media in un giro di qualifica con 264,681 km/h, mentre Lando Norris ha segnato la velocità media più alta in un giro record di gara, pari a 257,781 km/h. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

McLaren di Norris
ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES – DECEMBER 08: Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL38 Mercedes on track during the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on December 08, 2024 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Quali sono i circuiti più veloci oltre a Monza?

Monza non è l’unico circuito a permettere velocità elevate. Spa-Francorchamps, in Belgio, con i suoi rettilinei e la leggendaria Eau Rouge, consente ai piloti di raggiungere picchi vicini ai 360 km/h. Silverstone, in Gran Bretagna, con i suoi tratti veloci e curve ad ampio raggio, permette di mantenere medie superiori ai 230 km/h. Altri esempi includono il Red Bull Ring in Austria e il circuito di Baku in Azerbaijan, famoso per le sue lunghe linee rette che mettono in mostra la potenza pura delle monoposto. Altri circuiti cittadini, invece, come Monaco o Singapore, sono spettacolari proprio per il motivo opposto. Le lente curve tra i palazzi permettono velocità ridotte e quindi una maggiore visibilità da parte del pubblico. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La Ferrari a Montecarlo
Carlos Sainz of Spain and Scuderia Ferrari drives on track during the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 28, 2023 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Emmanuele Ciancaglini/Ciancaphoto Studio/Getty Images)

Perché Monza è considerato “il tempio della velocità”?

L’Autodromo Nazionale di Monza ha una tradizione storica unica, inaugurato nel 1922. La sua configurazione, caratterizzata da lunghi rettilinei e curve veloci, ha permesso di battere innumerevoli record di velocità, diventando un simbolo del motorsport italiano e mondiale. Monza è sinonimo di potenza e coraggio e le alte velocità mettono alla prova piloti e monoposto in ogni dettaglio, dall’aerodinamica alla precisione nella frenata. La passione dei tifosi italiani aggiunge un elemento unico, rendendo la gara di Monza uno degli appuntamenti più attesi e iconici del calendario F1.

Monza non è solo un circuito veloce, è un vero e proprio tempio della velocità. Le curve come Lesmo e Ascari, unite ai lunghi rettilinei, richiedono un equilibrio perfetto tra velocità e precisione. Nel corso degli anni, piloti come Alberto Ascari, Niki Lauda e più recentemente Charles Leclerc hanno contribuito a costruire la leggenda di Monza, rendendo il circuito un simbolo della tradizione e della passione italiana per la Formula 1. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

GP Emilia Romagna
McLaren during the F1 Grand Prix of Emilia Romagna at Autodromo Enzo e Dino Ferrari on April 24, 2022 in Imola, Italy. (Photo by Arthur Thill ATPImages/Getty Images)

Come influisce la configurazione del circuito sulla velocità media?

La velocità media di una monoposto dipende fortemente dal disegno del circuito. Rettifili lunghi e curve ampie permettono di mantenere alte velocità, mentre tratti tortuosi e curve lente riducono la media. Ad esempio, Monza permette una media oltre i 260 km/h grazie ai suoi tratti scorrevoli, mentre Monaco, con curve strette e continui cambi di direzione, vede medie inferiori ai 160 km/h. Anche le caratteristiche tecniche della monoposto giocano un ruolo: una vettura con grande carico aerodinamico e buon grip in curva potrà affrontare meglio percorsi complessi, mentre monoposto a basso carico massimizzano la velocità sui rettilinei. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Quali monoposto hanno stabilito i record di velocità più alti?

Le monoposto moderne dei top team sono quelle che hanno spinto ai limiti la velocità in F1. Mercedes, Red Bull e Ferrari dominano i record degli ultimi anni. La Mercedes W07 di Bottas e la W12 di Hamilton hanno stabilito velocità massime impressionanti grazie a motori potenti e aerodinamica efficiente. Red Bull RB16 e RB18, guidate da Verstappen, hanno mostrato come l’equilibrio tra downforce e resistenza all’aria possa consentire velocità elevate senza compromettere la stabilità in curva. Storicamente, anche le vetture turbo degli anni ’80, come la Williams FW11 e la McLaren MP4/4, hanno raggiunto velocità straordinarie, rendendo la storia della F1 un continuo progresso verso la perfezione tecnica.

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