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Piatti sulla rivalità Sinner–Alcaraz: “Conta vincere, vincere, vincere”

Riccardo Piatti, storico coach di Jannik Sinner dal 2014 al 2022, ha analizzato su La Stampa la sfida con Carlos Alcaraz. Secondo il tecnico, dopo Wimbledon i due campioni pensano già agli Us Open e alla possibilità di chiudere l’anno da numero 1:

“Alcaraz non ha avuto fretta e ha fatto bene, perché quello che rincorre ora è Sinner. Per loro punti e soldi contano relativamente. Conta vincere, vincere, vincere”.

Piatti ritiene che la priorità di Alcaraz sia il titolo a Flushing Meadows, obiettivo che potrebbe complicare la corsa di Sinner alla vetta del ranking.

LONDON, ENGLAND – JULY 13: Jannik Sinner (ITA) [1] during his Gentlemen’s Singles Final match against Carlos Alcaraz (ESP) [2] during day fourteen of The Championships Wimbledon 2025 at All England Lawn Tennis and Croquet Club on July 13, 2025 in London, England. (Photo by Rob Newell – CameraSport via Getty Images)

Due stili e personalità diverse

Parlando del tifo, Piatti sottolinea come Sinner e Alcaraz abbiano personalità differenti e non si lascino influenzare dall’ambiente:

“A Parigi erano più per Carlos, a Wimbledon più per Jan. Va benissimo così: pensi se avessimo avuto due Nadal invece che un Nadal e un Federer”.

Per il coach, la rivalità resta sana e genuina, con entrambi motivati più dalla passione per la competizione che dagli interessi economici.

L’obiettivo del Grande Slam

Piatti si dice convinto che Sinner possa puntare in futuro al Grande Slam:

“Nell’ultimo anno è cresciuto molto anche sulla terra. Nei prossimi 6 o 7 anni avrà l’occasione di riuscirci”.

L’eredità dei Big Three

Infine, un riferimento al confronto con i fuoriclasse dell’era recente:

“La fortuna di Jan e Carlos è stata affrontarli quando erano alla fine: ma li hanno visti da vicino. Djokovic, in particolare, è stato un punto di riferimento importante per Jannik”.

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