La vita dopo la diagnosi
Come Laura Aprati ha spiegato, la caduta dei capelli è da ricollegarsi ad una patologia chiamata Alopecia aerata totale, una malattia autoimmune dei bulbi piliferi (reazione anomala del sistema immunitario che riconosce come estranei i bulbi piliferi e li colpisce). “La mia alopecia è stata la conseguenza di una fibromialgia, ma è stata la calvizie a pesarmi di più dal punto di vista psicologico- ha spiegato la giornalista – devi andare a lavorare, partecipare alle riunioni, ma non sei più tu. L’aspetto esteriore è determinante nella relazione con gli altri, ancora di più se sei precaria: la malattia ti mette in un angolo”. Per superare questo disagio Laura Aprati ha deciso di ricorrere ad una parrucca: “Mi sono comprata una parrucca e ho scoperto un mondo sconosciuto: il mercato dei capelli, dove si lucra su debolezza e fragilità. Una parrucca adesiva poteva costare anche più di 2000 euro e ce ne volevano due per la manutenzione”. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Il supporto degli amici e la forza di andare avanti
Da vera giornalista, Laura Aprati ha sfruttato la sua competenza e le sue inclinazioni per risvoltare una situazione di sofferenza e trovare qualcosa di buono e utile per la comunità. Laura ha infatti cercato di portare attenzione sulle sfide economiche e sulla mancanza di supporto adeguato da parte del Servizio sanitario Nazionale per chi soffre di alopecia. “C’è una grande speculazione intorno alle parrucche. I capelli umani vengono acquistati a cifre irrisorie, ma in negozio costano una fortuna. Le parrucche sintetiche costano meno, ma se le metti e fa caldo è come avere un cappello di plastica in testa”. Oltre al grande impegno per gli altri, Laura Aprati si sta dedicando alla propria salute cercando un nuovo equilibrio. La giornalista sta infatti affrontando un percorso terapeutico: “Sono stata fortunata ad avere amici medici che mi hanno aiutato. Grazie a loro, ho potuto accedere a un nuovo farmaco dagli Stati Uniti. Ho iniziato la cura lo scorso anno e ho visto un grande miglioramento. Tra un paio di mesi potrò togliermi la parrucca e mi sono già ricresciute le ciglia“.