x

x

Vai al contenuto

Novak Djokovic si schiera di nuovo con Kyrgios: “Su questa cosa ha ragione”

Nonostante il loro passato di rivalità, Novak Djokovic e Kyrgios sembrano aver trovato un terreno comune su temi fondamentali per il tennis. Oltre ad aver gareggiato in coppia nel torneo di Brisbane, i due si sono mostrati concordi su questioni come il caso doping di Jannik Sinner e, più recentemente, sulla distribuzione dei ricavi nel mondo del tennis.

“Nick ha ragione,” ha dichiarato Djokovic in conferenza stampa, “non stiamo parlando di opinioni, ma di dati di fatto: nelle principali leghe americane, i giocatori ricevono circa il 50% dei ricavi, mentre nel tennis siamo ben al di sotto di quella percentuale”. Djokovic ha spiegato come la struttura del tennis renda difficile affrontare questo problema.

“Il tennis è uno sport globale ma frammentato, governato da diverse entità. Gli Slam sono organizzati dall’ITF e dalle federazioni nazionali, mentre i tornei ATP e WTA seguono regole diverse. Ogni evento ha un prize money unico e, a seconda della nazione, ci sono leggi fiscali differenti“. Questa frammentazione, secondo Djokovic, complica qualsiasi tentativo di dialogo o cambiamento, lasciando i giocatori senza voce sulle questioni più importanti.

“È un paradosso,” ha detto, “perché noi dovremmo essere i protagonisti di questo business“. Il tennista serbo non ha risparmiato critiche dirette alle organizzazioni che governano il tennis. “La voce dei giocatori viene completamente ignorata. Non ci pagano abbastanza, e non siamo coinvolti nelle decisioni che contano”.

Intanto Djokovic, fresco della sua ventesima vittoria su altrettanti incontri contro Monfils, si prepara a sfidare lo statunitense Reilly Opelka nei quarti di finale. Il dibattito sollevato dal serbo e da Kyrgios potrebbe, in ogni caso, avere ripercussioni più ampie, spingendo a una riflessione profonda sulla sostenibilità e sull’equità economica del tennis professionistico.

Leggi anche: