
NBA, non è finita finché non è finita, specialmente quando in campo ci sono questi Pacers. Alla Gainbridge Fieldhouse di Indianapolis va in scena uno show che riaccende l’entusiasmo di una franchigia e di un pubblico che sognano in grande. Con un Haliburton di nuovo leader e un Siakam versione trascinatore, Indiana impatta la serie contro OKC, costringendo i Thunder a giocarsi tutto in una infuocata gara-7 domenica a Oklahoma City.
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Chi pensava che i Thunder fossero già con una mano sul Larry O’Brien Trophy si è dovuto ricredere: il 108-91 di gara-6 riapre tutti i giochi e rilancia le ambizioni dei Pacers.
Indiana Pacers-OKC Thunder 108-91 (Serie 3-3)
I Pacers partono piano, sbagliano le prime otto conclusioni e lasciano a Gilgeous-Alexander la possibilità di illudere i Thunder con un +8 iniziale. Poi la luce si accende: Siakam comanda, Toppin infila triple pesantissime e la Gainbridge Fieldhouse esplode quando Indiana firma un parziale di 13-2 che ribalta la serata. (continua dopo la foto)

OKC, a un passo dal sogno, comincia a pasticciare: troppi turnover, zero apporto dalla panchina e una difesa che perde pezzi. Gilgeous-Alexander, pur devastante dalla media, non può fare tutto da solo. Indiana invece ha risposte da tutti: TJ McConnell entra e cambia ritmo, in quattro minuti segna otto punti e distribuisce tre assist. Haliburton, che tutti davano a mezzo servizio, rientra e fa il resto: con lui i Pacers piazzano un 11-0 che significa +13 e il massimo vantaggio della serie.
Siakam, Nesmith e compagni volano sulle ali di un pubblico bollente. OKC affonda senza trovare la rotta: 1/11 da tre punti all’intervallo suonano come una sentenza. Si va negli spogliatoi con Indiana avanti di 22 lunghezze e con Haliburton già a 12 punti e quattro assist: molto più di quanto fosse lecito attendersi viste le sue condizioni.
Se qualcuno a Oklahoma sperava in una reazione, è rimasto deluso. Il terzo quarto è un incubo: nei primi cinque minuti i Thunder non segnano neanche un punto, mentre Indiana continua a volare. Haliburton orchestra come ai bei tempi, Toppin, Siakam e Nembhard fanno festa e Sheppard chiude la frazione con una tripla di tabella che fissa il clamoroso +30. (continua dopo la foto)

L’ultimo quarto? Poco più di un allenamento: Garbage Time per OKC, standing ovation per i Pacers. Finisce 108-91, ma la sensazione è che il divario sia stato ben più ampio. Una caduta sorprendente per Oklahoma che sembra aver perso di colpo tutte le sue certezze.
Ora tutto si deciderà nella sfida senza ritorno: gara-7, domenica, a Oklahoma City. I Thunder restano favoriti sulla carta grazie al fattore campo, ma questi Pacers hanno dimostrato di non temere nulla e nessuno. E con un Haliburton così, sognare non è proibito. Lo spettacolo continua, in una finale fra le più emozionanti che si potessero immaginare: l’NBA non tradisce mai.
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