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NBA, ci siamo: è giunto il tempo della finale che terrà tutti con il fiato in sospeso (VIDEO)

Ci siamo. Le Finals NBA sono arrivate. L’aria è elettrica, i riflettori puntati, le dita tamburellano nervose sulle tastiere e i cuori degli appassionati rimbalzano come palloni sul parquet. Ma questa volta, c’è qualcosa di nuovo, di diverso, di esaltante: niente Boston, niente Lakers, niente Warriors. Sul palcoscenico salgono gli Indiana Pacers e gli Oklahoma City Thunder.

Due franchigie affamate, due progetti in ascesa, due città che sognano in grande. Si comincia giovedì a Oklahoma City. E non sarà una passeggiata per nessuno, è previsto un grande equilibrio. Ma prima, la serata magica di Indianapolis merita il suo tributo.

Indiana Pacers-New York Knicks 125-108 (serie 4-2, Indiana in finale)

L’urlo della Gainbridge Fieldhouse è fragoroso quando Pascal Siakam inchioda il destino dei Knicks con una prestazione da dominatore assoluto: dopo gara-6, la serie si chiude sul 4-2 e i Pacers volano alla seconda Finale NBA della loro storia, 25 anni dopo l’ultima.

Siakam, che si porta a casa anche il titolo di MVP delle Eastern Conference Finals, ha messo il turbo al momento giusto, schiantando le speranze di una New York tradita da se stessa. Che ci fosse tensione, lo si era capito dalle prime battute: Brunson e Haliburton appannati, errori da una parte e dall’altra, mani fredde e palle perse.

New York prova ad aggrapparsi ai rimbalzi offensivi di Robinson e a qualche lampo di Anunoby, ma Indiana ha un’altra marcia. Siakam è ispirato, Toppin punge dalla panchina e all’intervallo i padroni di casa sono avanti, anche se di poco. Poi, il terzo quarto. Il classico momento in cui si decide tutto.

Indiana parte a razzo nella ripresa con un 9-0 di parziale, vola a +13, il pubblico impazzisce. I Knicks, ancora una volta, si fanno del male da soli: palle perse sanguinose, scelte affrettate, difesa ballerina. I Pacers ringraziano e spingono sull’acceleratore. Siakam continua la sua danza, Haliburton si accende con 11 punti nell’ultimo quarto, Bryant dalla panchina buca la retina e a 4’20” dalla fine, Nembhard mette la tripla del +19 che fa partire i coriandoli.

Ora, il sogno è diventato realtà. I Pacers sono lì, pronti a sfidare i giovanissimi e incontenibili Oklahoma City Thunder, che hanno dominato a Ovest con un mix esplosivo di gioventù, atletismo e un certo Shai Gilgeous-Alexander in versione MVP. Sarà una finale diversa, con una fame da lupi e un basket moderno, veloce, coraggioso.

Si parte giovedì a OKC per gara-1. Prepariamoci, perché questa serie promette spettacolo puro. E forse, anche segna anche l’inizio di una nuova era.

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