
NBA, debutto da sogno per i Golden State Warriors, che alla prima notte della stagione Nba 2025-26 battono i Los Angeles Lakers 119-109 allo Staples Center. È Jimmy Butler a guidare il successo con 31 punti, il migliore in campo tra i campioni della Baia, mentre Steph Curry orchestra il gioco con la consueta lucidità e imprevedibilità. A fine gara è stato definito “caos organizzato”, quel mix di ordine e follia che da sempre è il marchio di fabbrica dei Warriors di Steve Kerr.
Butler con 31 punti – 16/16 ai tiri liberi – trascina i Warriors al successo 119-109 a Los Angeles, a casa Lakers. Golden State impressiona, squadra da titolo. 43 punti per un Doncic spettacolare, ma gialloviola traditi da Ayton, pessimo. Partiti, dunque! Buona #NBA a tutti! https://t.co/o1rdccOH7n
— Riccardo Pratesi (@rprat75) October 22, 2025
Senza l’acciaccato LeBron James, fermo per problemi alla schiena, ai Lakers è mancato troppo per reggere il confronto. Eppure Luka Doncic ha offerto una prestazione straordinaria: 43 punti, 12 rimbalzi e 9 assist. Ma da solo, Luka non può bastare contro una delle squadre meglio strutturate della Western Conference. (continua dopo la foto)

Golden State è sembrata ripartire esattamente da dove aveva lasciato prima dell’infortunio di Curry ai playoff 2025: record di 23-8 da febbraio, arrivo di Butler, trionfo su Houston in post season. Butler e Curry sono l’uno il complemento perfetto dell’altro: Jimmy attacca il ferro, conquista falli e gestisce il ritmo, mentre Steph resta immarcabile sul perimetro e micidiale nei movimenti senza palla.
Determinanti anche Kuminga (13 punti nel terzo quarto) e Buddy Hield, che hanno messo la firma nel momento decisivo. L’aggiunta di Al Horford, più alto e tecnico di Kevon Looney, ha portato equilibrio e intelligenza cestistica a una squadra già piena di veterani con abitudini vincenti. Nonostante l’età media alta, i Warriors sono esperti e temibili, soprattutto se la salute li assiste.
Sul fronte Lakers, Doncic ha confermato di essere nel miglior momento della sua carriera. Brillante, dominante, addirittura solido in difesa. Ma senza LeBron, la squadra di Darvin Ham si è inceppata: 19 palle perse, 11 tiri liberi sbagliati e un Deandre Ayton disastroso. Buoni segnali da Austin Reaves (26 punti) e da Marcus Smart, ma non sono bastati.
Ai gialloviola servirà recuperare il loro leader, quel “quarantenne con la barba, gli occhialini e le catenone”, come ironicamente lo ha definito un cronista a bordocampo, per tornare competitivi. Al completo, i Lakers restano da alta classifica, forti di una squadra capace lo scorso anno di chiudere terza a Ovest e ora con un Doncic dimagrito e rigenerato. (continua dopo la foto)

I Lakers hanno iniziato con Gabe Vincent al posto di LeBron, i Warriors con Podziemski e Kuminga titolari e Draymond Green da centro. Dopo un primo quarto equilibrato (28-22 per Golden State), la partita si è accesa nel secondo periodo: tripla di Hachimura per il 51-50 Lakers, poi sorpasso Dubs all’intervallo (55-54).
Nel terzo quarto Golden State ha piazzato l’allungo decisivo: 73-58 grazie a Kuminga e a un Butler perfetto dalla lunetta (14/14). L’ultimo periodo è stato un inno alla precisione offensiva: Hield micidiale da tre, Green e Butler chiudono la partita con due canestri pesantissimi, prima che la solita tripla di Curry spegnesse definitivamente le luci su Los Angeles.
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