L’altalenante stagione del Napoli potrebbe svoltare, in maniera positiva o negativa, dopo la partita contro l’Atalanta. Gli azzurri quest’anno non sono riusciti mai a esprimere a pieno tutto il loro potenziale in maniera continua. Battono i campioni d’Europa del Liverpool e poi pareggiano contro la squadra-comparsa (o quasi) del girone di Champions, il Genk. Mettono una seria ipoteca sul passaggio del turno in Europa espugnando il campo del Salisburgo e poi pareggiano in casa della Spal, mancando l’occasione di accorciare in classifica di Serie A nei confronti di Juventus e Inter.
Uno scontro che vale la Champions
Ora al San Paolo arriva l’Atalanta delle meraviglie, che a sorpresa ha tre punti di vantaggio. Ecco, il primo spartiacque della stagione (mercoledì, ore 19) potrebbe essere proprio questo. Perdere significherebbe andare a -6 dai bergamaschi terzi e probabilmente a -8 e a -9 da Inter e Juve, attese dagli impegni con Brescia e Genoa. A quel punto i partenopei sarebbero risucchiati nella zona Champions con Lazio e Roma.
Una battaglia che da tempo non li vede invischiati: nelle ultime stagioni infatti gli azzurri sono stati abituati a correre dietro alla Juve conquistando la qualificazione alla massima competizione europea con largo anticipo. Vincere contro l’Atalanta invece rilancerebbe le quotazioni del Napoli anche in ottica scudetto.
Emergenza terzini
Intanto Ancelotti è alle prese con un’emergenza in difesa, proprio contro il miglior attacco del campionato (media superiore ai 3 gol a paritita per la banda di Gasperini). Malcuit si è infortunato gravemente a Ferrara, Hisaj è ancora bloccato dal problema allo sterno, Mario Rui soffre i postumi dello stop muscolare di Genk e Ghoulam è un caso: zero presenze per l’algerino nelle ultime tre partite, strano per quello che doveva essere il titolare della fascia sinistra. L’unico sicuramente arruolabile tra i terzini è Di Lorenzo. Al centro invece non è ancora certo il recupero di Manolas. Se il greco non dovesse farcela ad affiancare Koulibaly sarà Maksimovic.
Centrocampo in affanno
Ma se a livello numerico il problema è la linea arretrata, a livello di rendimento è il centrocampo a deludere nelle ultime settimane. Allan non morde, Ruiz non punge, Zielinski non centra più la porta da fuori ed Elmas, dopo un inizio incoraggiante, non riesce a incidere. Troppo importante, in termini di manovra e personalità , è l’apporto di Callejon, che Ancelotti aveva deciso di far rifiatare contro la Spal.
Bentornato Milik
L’attacco non fa faville, ma mantiene sempre buoni standard. Da registrare la ritrovata vena realizzativa di Milik, che a Ferrara ha segnato la sua terza rete stagionale, e la fame di Mertens, che dopo aver scavalcato Maradona nella classifica dei bomber di tutti i tempi del Napoli, punta adesso al primato dell’ex capitano Marek Hamsik, che in maglia azzurra ha segnato 121 gol, solo cinque in più dell’attaccante belga.