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Sogno azzurro infranto: Musetti e Sonego si arrendono in finale a Cincinnati

musetti e sonego

Il mondo del tennis italiano ha vissuto un misto di emozioni al Masters 1000 di Cincinnati, con la sconfitta in finale di doppio di Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego che ha gettato un’ombra di delusione su un torneo altrimenti promettente. La coppia azzurra ha lottato con grinta e determinazione, mostrando lampi di talento e un’intesa sul campo che aveva entusiasmato i tifosi, ma ha dovuto arrendersi alla solidità e all’esperienza dei loro avversari, la coppia formata dal croato Nikola Mektic e dallo statunitense Rajeev Ram. La partita si è rivelata una battaglia serrata e imprevedibile, caratterizzata da alti e bassi per entrambi i lati della rete, culminata in un epico super tie-break che ha tenuto tutti col fiato sospeso fino all’ultimo punto.

Il racconto della finale

Il match è iniziato con Musetti e Sonego che hanno messo subito in chiaro le loro intenzioni. Con una combinazione di colpi potenti e giocate di fino, hanno dominato il primo set, trovando il ritmo giusto fin dai primi scambi. La loro intesa ha funzionato alla perfezione, con Sonego a martellare da fondo campo e Musetti a dimostrare la sua eccezionale sensibilità a rete. Hanno rotto il servizio degli avversari e, mantenendo il controllo del loro turno di battuta, si sono aggiudicati la prima frazione con il punteggio di 6-4. Questa vittoria parziale aveva acceso le speranze di un successo che sarebbe stato storico, poiché avrebbe segnato la conquista del primo Masters 1000 in doppio per una coppia italiana in un lungo periodo. Il loro gioco aggressivo e la capacità di capitalizzare le occasioni avevano messo in seria difficoltà la coppia croato-statunitense, che sembrava sorpresa dalla loro audacia.

Nonostante la partenza a razzo degli italiani, Mektic e Ram hanno saputo riorganizzarsi e hanno dimostrato il perché sono una delle coppie più temibili del circuito. Hanno alzato il livello del loro gioco, in particolare al servizio, mettendo sotto pressione costante gli italiani e limitando le loro opportunità di break. Il secondo set ha visto una drastica inversione di rotta: gli azzurri hanno mostrato un evidente calo nella resa del loro fondamentale di battuta, un aspetto cruciale in una partita di doppio. Questo calo ha permesso ai loro avversari di prendere il controllo del match, sfruttando ogni minima incertezza per strappare il break decisivo. Il secondo parziale si è concluso 6-3 a favore di Mektic e Ram, riportando la partita in perfetta parità e spostando l’inerzia a loro favore.

Con il punteggio di un set pari, la finale si è decisa al super tie-break, una formula che richiede nervi saldi, concentrazione e un pizzico di fortuna. Purtroppo per l’Italia, l’inizio del tie-break è stato fatale. La coppia croato-statunitense è partita in quarta, realizzando uno strappo significativo e portandosi rapidamente sul 5-1. Nonostante i tentativi disperati di Musetti e Sonego di recuperare, con giocate spettacolari e “magie” che hanno strappato applausi, il divario si è rivelato insormontabile. Il vantaggio acquisito da Mektic e Ram è stato troppo pesante da colmare, e alla fine hanno chiuso la partita con un netto 10-5 al super tie-break. L’incontro, durato un’ora e trentatré minuti, ha messo in luce la differenza di esperienza nelle fasi finali di un torneo così prestigioso. La sconfitta di Musetti e Sonego segna un’occasione persa, ma non cancella il merito di aver raggiunto un traguardo così importante, che dimostra la crescita e il potenziale del tennis italiano anche nella specialità del doppio.

Le speranze rivolte alle finali singolari

Nonostante la delusione per la sconfitta di doppio, il tennis italiano può ancora sognare in grande a Cincinnati. Tutte le speranze sono ora riposte nelle finali singolari, dove l’Italia ha ben due rappresentanti. Jannik Sinner, dopo un percorso entusiasmante, si troverà ad affrontare l’attesissimo scontro con Carlos Alcaraz in una finale che promette scintille e che è già considerata un “classico” del tennis moderno. Dall’altro lato, anche nel tabellone femminile, Jasmine Paolini ha compiuto una vera e propria impresa e si misurerà con la forte Iga Swiatek in un match che le darà l’opportunità di scrivere un pezzo di storia del tennis azzurro. Le due finali di singolare rappresentano una straordinaria occasione per l’Italia di tornare a casa con un titolo prestigioso, a conferma dell’ottimo stato di salute del movimento tennistico nazionale.

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