Bossetti continua a dichiararsi innocente
Nonostante le prove e l’esito delle varie udienze, Bossetti continua a dichiararsi innocente. Il suo avvocato, infatti, contesta la metodologia utilizzata durante l’indagine e la gestione dei campioni di materiale organico. Secondo Salvagni, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ci sarebbero stati due Dna rimasti ignoti e nove formazioni pilifere trovate sul corpo di Yara che non appartengono a Bossetti. La difesa si concentra quindi su un presunto errore commesso dalla pm Letizia Ruggeri, che nel corso delle indagini ha deciso di spostare 54 campioni di Dna, portandone alla distruzione. “Chiediamo solo di cercare la verità”, ha ribadito Salvagni. (Continua a leggere dopo le foto)
Un punto centrale delle argomentazioni della difesa riguarda in particolare il Dna mitocondriale, un elemento importante del patrimonio genetico che non coincide con il Dna nucleare di Bossetti, trovato sugli indumenti intimi di Yara. Per questo Salvagni ora chiede di poter analizzare nuovamente gli indumenti di Yara per cercare eventuali altre tracce di Dna, e propone di comparare i campioni trovati sul corpo della giovane con quelli di Sharon Verzeni, la donna uccisa quest’estate per cui Sangare ha confessato il delitto. In ogni caso, al momento, per la giustizia italiana, Massimo Bossetti rimane il colpevole dell’omicidio della giovane Yara Gambirasio.