
Il Mondiale piloti è stato già archiviato con la vittoria di Marquez, ma la classifica per gli altri piazzamenti è ancora in bilico. Facciamo il punto.
La sfida per il titolo Mondiale
La stagione 2025 della MotoGP sta vivendo uno dei capitoli più sorprendenti della sua storia recente grazie al ritorno ai vertici di Marc Márquez. Dopo anni segnati da infortuni, cambi di squadra e incertezze, il fenomeno spagnolo è tornato a dominare il mondiale con una continuità spaventosa. Con 545 punti raccolti in 18 gare, Márquez ha letteralmente monopolizzato il campionato, vincendo 11 gare e ottenendo numerosi podi anche nelle sprint.
Il feeling con la Ducati è stato immediato: potenza, stabilità e reattività della Desmosedici GP 25 si sono sposate perfettamente con la guida aggressiva ma precisa del campione catalano. Alle sue spalle, la sorpresa più gradita per i fan è rappresentata da Álex Márquez, che con la Ducati del team Gresini ha dimostrato una crescita notevole. Costanza nei piazzamenti, pochi errori e uno stile sempre più maturo gli hanno permesso di accumulare 362 punti e di tenere dietro nomi più blasonati.
Terzo in classifica è Francesco Bagnaia, ex campione del mondo e ancora in grado di lottare ai massimi livelli, anche se la distanza da Marc è ormai quasi incolmabile. Bagnaia ha pagato un avvio lento e alcune gare difficili a metà stagione, ma il successo in Giappone gli ha dato morale in vista degli ultimi appuntamenti dell’anno. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
I GP rimanenti
Con 18 gare ormai archiviate, il Motomondiale 2025 entra nella sua fase conclusiva con ancora quattro Gran Premi da disputare. L’ultima parte del calendario si sviluppa in parte fuori dal continente europeo, portando squadre e piloti a confrontarsi con tracciati complessi, condizioni meteo variabili e viaggi lunghi e intensi. Dopo il GP in Indonesia, a Mandalika, dove l’umidità e le alte temperature hanno messo a dura prova la tenuta fisica dei piloti, il circus si sposterà in Australia, sul celebre tracciato di Phillip Island, uno dei circuiti più amati dai piloti per le sue curve veloci e i paesaggi mozzafiato.
Poi sarà la volta della Malesia, a Sepang, altro tracciato tecnico e fisicamente provante, prima di tornare in Europa per l’ultimo sprint: il Gran Premio del Portogallo a Portimão e quello della Comunità Valenciana a Valencia, tappa conclusiva del mondiale. Anche se Marc Márquez ha già archiviato il titolo, questi appuntamenti potrebbero rivelarsi determinanti per delineare le posizioni di rincalzo e per la classifica costruttori, che resta un obiettivo strategico per ogni casa.
Inoltre, i team non ufficiali vedono queste ultime gare come opportunità per sperimentare, testare nuove soluzioni in vista della prossima stagione e lanciare piloti in cerca di conferma. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La classifica piloti
La classifica piloti mostra un campionato fortemente polarizzato, con pochi protagonisti capaci di competere per il titolo e una lunga serie di outsider in lotta per le posizioni intermedie. Marc Márquez guida la classifica con 545 punti, frutto di una stagione regolare e ricca di successi. Álex Márquez è secondo con 362 punti, confermandosi come uno dei top rider dell’anno.
Francesco Bagnaia è terzo con 274 punti, riuscendo comunque a tenere a bada un’agguerrita concorrenza. Quarto è Marco Bezzecchi con 254 punti, in sella a un’Aprilia che, nonostante non sia ancora all’altezza della Ducati in termini di prestazioni pure, ha fatto progressi notevoli sul piano tecnico.
Il quinto posto è occupato da Pedro Acosta su KTM, che con i suoi 215 punti è la grande promessa del futuro, seguito a ruota da Franco Morbidelli a 207. Fabio Di Giannantonio, Fabio Quartararo, Fermín Aldeguer e Johann Zarco completano la top 10, tutti con prestazioni altalenanti ma capaci di piazzamenti importanti.
La classifica riflette il gap tecnico tra le moto Ducati e il resto della concorrenza, ma anche la difficoltà dei piloti ufficiali Yamaha e Honda a tenere il passo con i migliori. Lontano dai vertici, nomi come Joan Mir, Maverick Viñales, Jack Miller e Jorge Martín stanno vivendo stagioni difficili, segnate da ritiri, problemi tecnici e risultati altalenanti. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La classifica costruttori
Il dominio Ducati si riflette anche nella classifica costruttori, dove la casa italiana ha praticamente in tasca il titolo con un totale di 646 punti. La Desmosedici GP25 si è rivelata la moto più completa della griglia: potente in rettilineo, stabile in frenata, reattiva in curva e gestibile in tutte le condizioni. Il merito va diviso tra il lavoro dei tecnici di Borgo Panigale e la rosa dei piloti, ampia e competitiva. Oltre a Marc Márquez e Bagnaia, anche i team satellite come VR46, Pramac e Gresini hanno contribuito a costruire questo vantaggio schiacciante.
In seconda posizione troviamo Aprilia con 308 punti, grazie soprattutto a Bezzecchi, Fernández e qualche spunto di Piqueras. La casa di Noale ha ridotto in parte il divario tecnico, ma paga ancora l’inesperienza nel gestire una stagione da protagonista. KTM è terza con 280 punti, penalizzata da alcuni problemi di affidabilità e dalla scarsa incisività di Binder e Viñales.
Honda e Yamaha sono invece lontane dai fasti del passato: la casa dell’ala dorata è ferma a 236 punti e continua a inseguire il bandolo della matassa tecnica, mentre Yamaha chiude il gruppo con 190 punti, a conferma di un progetto in difficoltà e della necessità di ripartire da zero. Le ultime quattro gare serviranno più che altro a definire la lotta per il secondo e terzo posto tra Aprilia e KTM, mentre Ducati potrà permettersi di lavorare in ottica 2026.
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