
MotoGP, Francesco Bagnaia sta affondando dentro una stagione che doveva sigillare un matrimonio da leggenda con Ducati, ma che ora rischia di trasformarsi in un clamoroso e imprevedibile divorzio. Tra risultati mancati, un compagno di box ingombrante come Marc Marquez e un paddock che non lo aiuta, Pecco sembra ormai l’ombra del pilota di un recente passato.
#ItalianGP 🇮🇹
— Pecco Bagnaia (@PeccoBagnaia) June 22, 2025
Race: P4
Ci ho provato in tutti i modi finché ho potuto a farvi ballare sul Mondo, perché ve lo meritate.
Grazie davvero, siete uno spettacolo ❤️ #GoFree pic.twitter.com/wQLCxoKUPc
In questa situazione, Honda e Yamaha restano in attesa, dopo aver fiutato l’occasione di ingaggiare il pilota torinese. Sì, perché il Mugello doveva essere la domenica del riscatto, l’occasione per spazzare via settimane di voci, analisi e cifre impietose.
Invece il GP d’Italia è diventato l’ennesimo specchio di un binomio in frantumi: Bagnaia brillante solo nei primi giri, poi evaporato nel traffico di Ducati “minori” e sorpassato senza troppi complimenti pure da Di Giannantonio. Con Marquez sempre più padrone del box, la sensazione è che Borgo Panigale non stravolgerà una moto che è perfetta per lo spagnolo. Aziendalmente, è logico. (continua dopo la foto)

La base resta fedele, lo dicono pure i fischi (spiacevoli ma rivelatori) a Marquez durante la premiazione della Sprint al Mugello. Dietro c’è ancora l’antica scoria del duello con Valentino Rossi, ma anche il segnale che l’Italia non molla Pecco.
Dall’altra parte, il box Ducati gli offre carezze di rito ma in sostanza lo lascia solo: il feeling con la direzione tecnica è ai minimi, i sorrisi veri sono tutti per il nuovo Re Rosso. E le lamentele continue del pilota italiano cadono nel vuoto.
E allora? Facile: o Bagnaia si reinventa, o scende dal treno in corsa. Il 2026 è lontano ma in MotoGP un biennio vola: Yamaha e Honda hanno budget, fame di vittorie e un piano. Con Quartararo, Pecco formerebbe in Yamaha una coppia da brividi; in Honda, magari insieme a Jorge Martin, darebbe il via a una rifondazione coraggiosa.
L’ipotesi Aprilia è suggestiva, ma politicamente e a livello di immagine appare remota: lasciare Ducati per un’altra italiana non sarebbe un salto molto forte e forse difficile da gestire.
Ora arriva il weekend di Assen, che di certo non cambierà la storia di un Mondiale ormai segnato, ma Pecco ha il dovere di provarci: deve mostrare di avere ancora l’orgoglio che serve dentro di sé e dimostrare ancora una volta tutto il suo valore. (continua dopo la foto)

Se davvero Bagnaia vuole voltare pagina, non potrà più permettersi errori. Le recriminazioni per una moto che gli è ostile e che il team non ha alcuna intenzione di cambiare a questo punto sono sterili. Sta a Pecco dare un segnale forte.
Intanto Honda e Yamaha sono lì, che lo aspettano a braccia aperte. La scelta per il futuro è duplice: o cercare il riscatto su Marquez e su un team che, al di là delle dichiarazioni di facciata, lo ha sollevato dal ruolo di leader, oppure cercare la gloria altrove.
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