L’autopsia sul corpo di Andrea Capone, ex centrocampista del Cagliari Calcio, è durata oltre tre ore, fornendo alcune indicazioni ma non chiarendo del tutto le cause della sua morte. L’esame è stato condotto da una dottoressa dell’équipe di Roberto Demontis e, dai primi riscontri, non sono emersi segni di violenza sul cadavere. Resta quindi l’ipotesi di un incidente, ma non è ancora chiaro se Capone sia deceduto per un malore o a causa di una caduta dalle scale ripide della suite dell’Hotel Palazzo Tirso a Cagliari.
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Per avere un quadro completo delle cause del decesso, sarà necessario attendere i risultati degli esami tossicologici e istologici, che arriveranno tra alcune settimane. Nel frattempo, la polizia ha ricostruito le ultime ore di vita di Capone. La sera prima della tragedia, l’ex calciatore aveva partecipato a una festa per il battesimo del figlio di un amico e aveva concluso la serata in un locale nella zona marina di Su Siccu. Capone, che non riusciva a trovare le chiavi di casa, aveva accettato l’invito di dormire nella suite dell’hotel.
I filmati delle telecamere di sorveglianza mostrano chiaramente gli amici che lo accompagnano in camera, per poi lasciarlo da solo. Non è ancora chiaro cosa sia successo durante la notte: potrebbe essersi sentito male o aver avuto bisogno di scendere dalle scale interne della suite, ma è certo che sia caduto e che il corpo sia stato trovato dal personale dell’hotel la domenica mattina, intorno alle 11. La vicenda resta avvolta nel mistero, in attesa di ulteriori accertamenti.
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