Ci sono alcuni difensori che appaiono di primo acchito delle montagne invalicabili. E poi quando arriva il momento del contrasto non esitano a confermare le apparenze. In questa categoria rientra sicuramente Milan Skriniar. Alto quasi 190 cm, il difensore slovacco è veramente insuperabile. Nell’uno contro uno è tra i migliori in fase di contenimento, ma non solo. E’ abile in qualsiasi tipo di marcatura, oltre che – manco a dirlo – nei duelli aerei. Tra le sue caratteristiche figura anche la capacità di impostare il gioco dalle retrovie, una qualità che gli ha permesso di giocare più di una volta (soprattutto con la Slovacchia) nelle zone del centrocampo. Andiamo ad analizzare più nel dettaglio la storia e la carriera di Milan Škriniar: il pilastro difensivo del Paris Saint-Germain. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Gli inizi di Skriniar
Milan Skriniar nasce l’11 febbraio del 1995 a Zlar Nad Hronom, in Slovacchia. La sua avventura nel calcio inizia nelle giovanili del Žiar nad Hronom e prosegue nel 2007 allo Zilina. Nel 2012 – a soli diciassette anni – esordisce in prima squadra in Superliga contro lo Zlatè Morvace e resta in campo per l’intera durata della partita. Il 23 novembre successivo arriva il suo primo gol, mentre nell’agosto del 2013 esordisce nelle competizioni europee contro il Rijeka in Europa League.
La stagione 2014-2015 è quella in cui più si fa notare e Skriniar la conclude siglando sei reti totali (di cui tre su rigore). Nel resto d’Europa sono diversi i club ad essersi accorti di lui. Nel gennaio del 2016 sbarca in Serie A alla Sampdoria, che lo acquista per un solo milione di euro dallo Zilina. L’adattamento al campionato italiano non è né facile né immediato e all’inizio non gioca tante partite. Il 24 aprile del 2016 esordisce nel match casalingo vinto contro la Lazio. Ma la consacrazione arriva durante la stagione successiva, quando sulla panchina blucerchiata arriva Giampaolo e Skriniar inizia a giocare con continuità e a sfornare prestazioni di alto livello.
Odi et amo con l’Inter
Dopo mesi di intenso scouting, l’Inter decide di affondare il colpo e acquistare Skriniar dalla Sampdoria per un totale di 23 milioni di euro. Nello specifico otto milioni più il cartellino di Caprari, valutato quindici milioni dalla dirigenza neroazzurra. Acquistato inizialmente per fare la riserva e crescere con calma, il difensore brucia ogni tipo di tappa e Spalletti lo schiera titolare già nelle partite del pre-season. In poco tempo Skriniar diventa un perno insostituibile della retroguardia dell’Inter e anche un beniamino dei tifosi, che lo paragonano all’idolo Walter Samuel per via delle sue spiccate doti in fase di marcatura. E’ tra i principali interpreti nella stagione 2019-2020, in cui i nerazzurri ottengono il secondo posto in Serie A e raggiungono la finale di UEFA Europa League.
La stagione successiva è quella del diciannovesimo scudetto dell’Inter e Skriniar lo vince anche in questo caso da titolare e protagonista: al termine del campionato la squadra nerazzurra è quella con il minor numero di reti incassate. Quella del 2021-22 è un’annata “sfortunata” per l’Inter, che con Inzaghi al primo anno in panchina è costretta a cedere il titolo ai cugini rossoneri. I nerazzurri si rifanno portando a casa la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia.
Una stagione in cui Skriniar raggiunge e supera quota 200 presenze con la maglia interista. Dopo un’ultima annata in cui si aggiudica una Supercoppa battendo il Milan e una Coppa Italia sconfiggendo la Fiorentina, Skriniar conclude la sua avventura con l’Inter. Nella finale di Champions League persa contro il Manchester City rimane in panchina per tutta la partita, anche a causa di un infortunio alla schiena da cui aveva recuperato poche settimane prima. Dopo sei stagioni espone alla dirigenza l’intenzione di non rinnovare il contratto e di trasferirsi a parametro zero in un’altra squadra. Una scelta -maturata nel tempo e comunicata in maniera mai del tutto trasparente – che ha di fatto compromesso lo splendido rapporto che legava il giocatore alla società e ai tifosi.
La scelta del PSG
Il 6 luglio 2023 Milan Skriniar firma un contratto quinquennale con il Paris Saint-Germain. Esordisce da titolare alla prima giornata di campionato, nel pareggio per 0-0 contro il Lorient. Il suo primo gol con la maglia dei parigini arriva il 7 novembre in Champions League nella partita persa contro il Milan a San Siro. Il proseguo della stagione però è denso di difficoltà, tra fatiche nell’ambientamento e alcuni problemi fisici. Oggi la sua condizione nella capitale della Francia è infelice e la sua volontà e – probabilmente – quella trovarsi un’altra squadra. Un trasferimento che però non sarà scontato, visto che Skriniar al PSG guadagna uno stipendio di 9 milioni di euro a stagione.
Le sirene del calciomercato
La stagione 2024-25 non si è aperta nel migliore dei modi per Skriniar, che ormai al Psg sta faticando a trovare spazio. In estate il difensore era già andato vicino a lasciare il club parigino, con l’Al-Nassr che aveva effettuato il sondaggio più concreto per lo Slovacco. L’ex Inter e Sampdoria adesso è in fondo alle gerarchie di Luis Enrique, quarta scelta dopo Marquinhos, Willian Pacho e Lucas Beraldo. Dal ritiro della Slovacchia il difensore ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul suo futuro: “Mentalmente direi che sto bene. Non sono contento di questa situazione, ma l’unica cosa che posso controllare è il mio lavoro in allenamento. Devo essere pronto quando serve. Cerco di essere nella migliore forma possibile. Sono felice di essere a Parigi, ma mi dispiace di non avere più minuti a disposizione“. Su di lui c’è l’interesse concreto di diversi top club di Serie A, tra tutti Roma e Juventus. L’ingaggio che percepisce Skriniar a Parigi però è un ostacolo evidente per qualsiasi club del nostro campionato e per questo un affare al momento potrebbe consumarsi solamente con la formula del prestito.
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