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Milan, settimana decisiva: casting per il nuovo ds e il tecnico del futuro, le opzioni di Furlani

milan giorgio furlani

Milan, inizia una settimana decisiva per il futuro del Diavolo. Dopo il viaggio in Arabia Saudita per chiudere importanti accordi di sponsorizzazione, Giorgio Furlani è pronto a concentrarsi sul futuro del club. L’amministratore delegato rossonero si prepara a una settimana di colloqui fondamentali per la ricostruzione della squadra: la priorità assoluta è scegliere il nuovo direttore sportivo, figura chiave per il mercato della prossima stagione e per il rilancio del club.

Una volta individuato il ds, il focus si sposterà sull’allenatore che prenderà il posto di Sergio Conceição, il nome in pole per la panchina del Milan. Due scelte strategiche che definiranno il nuovo corso rossonero e che richiedono una visione chiara, sia sul piano manageriale che sportivo.

Paratici e Allegri-Conte: una rivoluzione nel modus operandi del Milan?

Negli ultimi giorni sono circolati diversi nomi per il ruolo di direttore sportivo e allenatore. Tra questi, spicca la possibile coppia Fabio Paratici-Massimiliano Allegri o, in alternativa, un tandem tra Paratici e Antonio Conte. Due ipotesi che sembrano però segnare una netta discontinuità con la filosofia adottata dal Milan negli ultimi anni.

Sia Paratici che i due tecnici a lui più vicini hanno sempre costruito squadre puntando su giocatori già formati e pronti all’uso, spesso molto costosi. Lo dimostra il passato dell’ex ds della Juventus, abituato a operazioni di alto livello come Ronaldo, Lukaku, Pirlo, Pogba o McTominay. Difficile immaginare, con questa impostazione, un mercato alla “Reijnders”, scommessa rivelatasi vincente ma inizialmente lontana dai grandi riflettori.

Strategie a confronto: il Milan cambia filosofia o deve farlo Paratici?

L’eventuale scelta di Paratici, dunque, solleva un interrogativo: chi dovrà adattarsi? Il Milan, che ha costruito il suo progetto su giovani talenti e crescita sostenibile, o lo stesso Paratici, chiamato a operare con budget più ridotti e maggiore creatività?

La situazione finanziaria del club, aggravata dalla probabile mancata qualificazione alla prossima Champions League, non consente spese folli. E proprio per questo, resta il dubbio su quanto Paratici possa essere efficace in un contesto con risorse limitate e la necessità di valorizzare scommesse a basso costo.

Tare e Falkenberg, alternative con un’altra visione

Non è un caso che tra i profili sondati figurino anche Igli Tare e Kim Falkenberg, dirigenti con filosofie di mercato più vicine alla recente storia del Milan. Se Paratici rappresenterebbe una svolta verso un modello di mercato più dispendioso e orientato all’immediato, Tare e Falkenberg sembrano invece più in linea con un progetto basato su scouting e sviluppo.

All’interno del club non mancano divergenze di vedute: Furlani ha una visione ben definita, ma anche Zlatan Ibrahimovic, sempre più influente nelle scelte strategiche, potrebbe dire la sua. La settimana di casting si preannuncia decisiva e, al tempo stesso, tutt’altro che semplice.

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