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Milan-Napoli 0-2: la squadra di Conte, solida e concreta, sbanca anche San Siro

Khvicha Kvaratskhelia

Milan-Napoli, stadio pienissimo e grande entusiasmo a San Siro per il big match fra i rossoneri in cerca di riscatto e la squadra di Conte che invece sogna uno strappo importante in cima alla classifica. Fonseca conferma i rumors della vigilia e lascia fuori Leao (l’impressione è che la gestione del portoghese potrebbe diventare una grana difficile da gestire sul lungo termine).

Pronti via, la difesa del Milan va subito in sofferenza: prima un’occasione per Kvara il cui tiro viene murato da… Lukaku. Due minuti e un’azione lineare dei partenopei libera con disarmante facilità Lukaku in area. Controllo, tiro sul primo palo e il Napoli è in vantaggio. Non si può dire che il Milan non ci provi: un bel tiro di Musah sfila di pochissimo a lato, Meret deve metterci una pezza su un errore di Buongiorno che aveva lasciato palla ancora a Musah, che però sbaglia un facile controllo e si fa anticipare dall’estremo difenore.

Il Napoli difende basso, come da filosofia di Conte, ma là davanti ci sono due contropiedisti fra i migliori del campionato, con caratteristiche che più diverse non si può. Uno, Lukaku, fa a sportellate e si rende utile ma non riesce quasi mai a tenere palla. L’altro, Kvara, si nasconde per un po’ e poi, alla prima occasione, mette il turbo, semina avversari e calcia un destro liftato dai 18 metri. Maignan si tuffa male e la palla gli passa sotto il braccio. Responsabilità evidenti per l’estremo difensore. Si va al riposo sullo 0-2. Il Milan non lo avrebbe meritato, ma il calcio è così.

Milan-Napoli. Secondo tempo in controllo per gli uomini di Conte

A inizio ripresa, senza che si registri nessun cambio, la partita sembra riaprirsi. Morata la mette dentro di testa su un cross dalla fascia destra. Grande esultanza del centravanti spagnolo, che viene cancellata dal Var per una posizione di fuorigioco di partenza apparsa piuttosto evidente nelle immagini. Al 62′ Fonseca inserisce Leao e Pulisic, che non ha giocato dall’inizio per un problema intestinale. Il Napoli rimette la testa fuori dalla propria metà campo e spreca malamente un paio di ottimi contropiede.

La partita da quel momento in poi diventa più caotica, senza particolari guizzi fino al 72′. Il Napoli si chiude nella propria area e quando può riparte, ma con poca convinzione. Mazzocchi, entrato al posto di Politano, spreca due cross consecutivi con tre suoi compagni in area per l’uno contro uno con i difensori del Milan. I rossoneri tentano di sfondare ma non trovano spazi. La prima fiammata di Leao arriva all’83’: palla “scippata” a un frastornato Mazzocchi, scatto e gran destro che Meret devia sopra la traversa.

Allo scadere ci prova Pulisic con un tiro dal limite senza troppe pretese, ma ormai la squadra di Conte ha congelato la partita. Finisce 2-0 per la capolista, e alla fine quello che rimane è una grande impressione di solidità, come piace all’allenatore salentino. Del Milan, che non ha giocato male, verrebbe da dire esattamente il contrario: quando attacca si rende spesso pericoloso, ma nel complesso sembra troppo fragile. E con una difesa da rivedere, ma questo si sapeva.

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