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Milan, il tempo stringe: ancora troppi dubbi sulla rosa, i nuovi nomi per gli esterni

Il calciomercato del Milan sta diventando un rebus che confonde anche i più ottimisti tra i tifosi. Dopo settimane di attesa e con una programmazione anticipata rispetto alla concorrenza, i rossoneri si trovano oggi a meno di 40 giorni dal debutto ufficiale contro il Bari in Coppa Italia, senza certezze e con lacune pesanti soprattutto sugli esterni difensivi.

A pochi giorni dalla partenza per la tournée in Asia, Massimiliano Allegri sta lavorando con un gruppo ancora incompleto, in cui l’unico volto nuovo effettivamente disponibile è Ricci, mentre Modric arriverà solo ad agosto. Il resto? In gran parte volti noti, rientri provvisori o calciatori destinati a partire. (continua dopo la foto)

L’ultimo smacco è arrivato con il clamoroso flop dell’operazione Brown, terzino sinistro che sembrava a un passo dal Milan e invece ha preferito il più ricco contratto offerto dal Fenerbahçe. Una scelta che ha fatto saltare i piani, visto che Brown era stato individuato come sostituto low cost di Theo Hernandez.

E allora, con il lato sinistro ancora in alto mare, i riflettori si sono spostati a destra, dove il Milan ha accelerato nelle ultime ore su un nome nuovo: Marc Pubill, 22enne dell’Almeria, valutato circa 15 milioni. Il club vorrebbe chiudere la trattativa al più presto.

In realtà, il vero obiettivo di mercato a sinistra resta Guéla Doué, fratello maggiore di Désiré, su cui i rossoneri avevano già fatto un’offerta di 15 milioni, recentemente alzata a 18. Ma lo Strasburgo non si è smosso: la richiesta resta 25 milioni più bonus, ritenuta eccessiva in via Aldo Rossi. (continua dopo la foto)

Stesso discorso per Vanderson del Monaco sulla fascia destra, anche lui apprezzato dall’allenatore e dal Ds tare, ma anche lui fuori budget. Da qui la decisione di puntare tutto su Pubill, considerato un profilo interessante, giovane e alla portata.

Intanto, però, il tempo stringe e la tournée asiatica incombe. Allegri ha bisogno di uomini da plasmare, soprattutto nei ruoli chiave: il rischio è che, tra trattative lente e obiettivi sfumati, la squadra arrivi all’inizio della stagione con le idee chiare… ma pochi interpreti all’altezza.

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