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Milan, il rebus per l’attacco: tutte le ipotesi di mercato

Il Milan si prepara a tornare a lavoro: raduno fissato per il 7 luglio a Milanello, con test fisici già dal 4, ma intanto il nodo principale resta l’attacco. La rivoluzione offensiva è in pieno corso, tra partenze già definite, scelte in bilico e nuovi obiettivi sul taccuino di Massimiliano Allegri.

Il primo a salutare è stato Abraham, rientrato alla Roma senza lasciare il segno in rossonero: ingaggio troppo alto per un riscatto mai davvero preso in considerazione. Diverso invece il discorso per Saelemaekers, profilo che Allegri apprezza per duttilità e disciplina tattica: per ora non è esclusa la permanenza. (continua dopo la foto)

Fine corsa anche per Jovic, a cui il club non ha rinnovato il contratto entro la data utile: da luglio sarà libero e già corteggiato dal Botafogo.

Tra i giovani, Gimenez resterà a disposizione di Allegri: il messicano dovrà guadagnarsi sul campo la conferma, dopo l’investimento di oltre 30 milioni a gennaio. Discorso opposto per Camarda, destinato a partire in prestito per giocare con continuità: andrà al Lecce a farsi le ossa.

Serve un nuovo centravanti: su questo Allegri è stato chiaro. In cima alla lista c’è Vlahovic, in uscita dalla Juventus: ingaggio pesante (12 milioni), ma il feeling con Allegri potrebbe aiutare a trovare un compromesso. Piace anche Retegui, capocannoniere dell’ultima Serie A, anche se l’Atalanta non sembra intenzionata a privarsene a cuor leggero. (continua dopo la foto)

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Resta infine la suggestione Osimhen, legata però al futuro di Leao: se per Rafa arrivasse un’offerta irrinunciabile (si parla di oltre 90 milioni, con il Bayern Monaco vigile), parte dell’incasso verrebbe reinvestito sul nigeriano del Napoli. Per lui la clausola da 75 milioni è attiva solo per club stranieri: in caso di trattativa con De Laurentiis, servirà negoziare a cifre alte.

Il rebus punta, insomma, è aperto: la certezza è che il Milan dovrà ricostruire quasi da zero il reparto più pesante. E Allegri vuole farlo a modo suo.

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