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Milan, Fonseca già sulla graticola: lo spettro di Allegri

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Calcio. Allenare il Milan comporta inevitabilmente una grande pressione, soprattutto se si è all’inizio di un’avventura e l’ambiente non è del tutto favorevole fin dalla scelta del club di ingaggiarti. Quando le prime due partite di campionato portano solo un punto, conquistato in extremis contro una squadra di media classifica e una neopromossa, diventa difficile non pensare che la tua posizione possa già essere a rischio.

Questo è il destino che potrebbe presto affrontare Paulo Fonseca, con la delicata trasferta a Roma contro la Lazio di sabato all’orizzonte. Un risultato negativo potrebbe rendere la pausa di settembre particolarmente complicata per il tecnico portoghese e alimentare le speculazioni su eventuali sostituti. Tra i nomi che iniziano a circolare c’è quello di Massimiliano Allegri, già menzionato in alcuni ambienti legati al Milan e a Torino. (Continua a leggere dopo la foto)

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Milan, aleggia lo spettro di Allegri: Fonseca è già sulla graticola

Milan. Per il momento, Paulo Fonseca non sembra essere in pericolo, almeno per quanto riguarda la posizione del club. Dopo un lungo processo di selezione, il tecnico portoghese è stato scelto con cura dai dirigenti, tra cui Furlani e soprattutto Ibrahimovic, e ha firmato un contratto che lo lega alla squadra fino al 2027. Pertanto, è difficile immaginare che la società stia già valutando un cambiamento così drastico, soprattutto considerando la scommessa fatta su di lui, nonostante le critiche di una parte dei tifosi.

Tuttavia, ci si aspetta una reazione, poiché, come spesso accade nel calcio, l’allenatore è il primo a pagare in caso di risultati deludenti. Un esempio recente è quello di Giampaolo, che nonostante fosse stato scelto da Maldini e Boban nel 2019 con grandi aspettative, venne esonerato a inizio ottobre dopo aver raccolto solo 9 punti in sette giornate. (Continua a leggere dopo la foto)

Milan-Parma, una prestazione deludente

La prestazione del Milan contro il Parma è stata addirittura peggiore rispetto a quella dell’esordio contro il Torino, dove la squadra aveva già mostrato segni di debolezza. I giocatori appaiono disorientati e confusi, con una mancanza di compattezza tra i reparti. Gli atteggiamenti di alcuni senatori come Theo Hernandez e Leao, quest’ultimo protagonista di uno scontro verbale con un tifoso (poi spiegato sui social), non sono certo incoraggianti.

Il problema sembra essere di natura strutturale, e il mercato finora non ha portato i correttivi necessari. Anche l’imminente inserimento stabile di Fofana come mediano difensivo potrebbe non essere sufficiente a risolvere uno squilibrio che coinvolge l’intera squadra. Fonseca potrebbe dover considerare un cambio di modulo, passando dal 4-2-3-1 a un più equilibrato 4-3-3, per garantire maggior solidità al centrocampo. I quattro elementi offensivi attuali non rientrano in fase difensiva, e anche i terzini, specialmente Theo, faticano a coprire.

Dopo una giornata di riposo, oggi a Milanello è prevista la ripresa degli allenamenti. È probabile che i dirigenti intervengano per fare il punto della situazione. A Roma servirà un Milan diverso, sia tatticamente che mentalmente, per evitare di peggiorare una partenza già difficile.