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Meraviglioso Jannik Sinner: disinnesca Shelton, è di nuovo finale!

Non ci sono più parole per descrivere la forza di Jannik Sinner. Contro Ben Shelton, carico e in forma, il numero uno ha messo in campo una prestazione magistrale, resistendo agli assalti e alle variazioni tentate dall’americano nel primo set e poi prendendo il largo con facilità disarmante. Ora Jannik affronterà Zverev per la sua seconda finale consecutiva all’Australian Open.

Come è andata la semifinale

Sinner e Shelton sono scesi in campo per raggiungere in finale Sasha Zverev. I due tennisti si sono affrontati con lo stesso obiettivo, ma da punti di vista differenti: per l’atleta azzurro si trattava di confermare il risultato dell’anno scorso, quando vinse qui il suo primo Slam. Per Shelton era l’occasione di dare una svolta a un carriera sinora buona, ma senza un guizzo vittorioso in un torneo fra i più importanti.

Che la gara non fosse delle più semplici Sinner lo ha capito subito, quando ha ceduto il servizio in apertura. Shelton ha mostrato da subito maggiore maturità rispetto al passato e anche maggiore resistenza negli scambi lunghi da fondo. Jannik è riuscito subito a recuperare il break, ha avuto due palle per portarsi avanti a metà set ma lo statunitense è stato bravo ad annullarle. Sul 5-5, il nostro numero uno ha ceduto di nuovo la battuta e sembrava che Shelton potesse portare a casa il parziale.

Ma Jannik non si arrende mai. Ha annullato due set point e, con un paio di grandi risposte, è approdato al tie break. Shelton ha accusato il colpo, Sinner come al solito è riuscito ad alzare il livello nel momento decisivo e ha dominato per 7-2, conquistando il primo set. E qui è emersa la grandezza del nostro campione: appena Shelton è calato leggermente, Jannik ha giocato un game perfetto alla risposta ottenendo il break all’inizio del terzo set.

Jannik Sinner, una forza impressionante

La forza di Jannik è impressionante. L’avversario gioca un set quasi perfetto, arriva a un passo dal vincere e il nostro campione innesta il turbo, porta a casa un parziale che sembrava perduto e poi mette il pilota automatico. Ben Shelton nel secondo set è stato letteralmente annichilito: due break consecutivi, 4-0 e poi Sinner è entrato in modalità conservativa e, mantenendo comodamente i suoi turni di battuta, ha chiuso per 6-2.

A inizio terzo set Sinner ha avuto un leggero calo, e sull’1-0 per Shelton ha concesso due palle per il 2-0 al suo avversario, che ha spinto al massimo per non uscire dalla partita. Ma Jannik ha fermato il tentativo dell’americano e ha conquistato il game. Shelton, non avendo niente da perdere, ha cominciato a rischiare di più e a giocare bene. All’inizio aveva tentato di mettere in difficoltà il numero uno con numerose variazioni e giocando con frequenza il back di rovescio, ma non è bastato.

Esplodendo la massima potenza, l’americano si è procurato altre due palle break sul 2-2, ma Sinner, glaciale, le ha annullate. Nel game successivo, il numero uno ha attuato una pressione feroce, costringendo Shelton a rischiare anche la seconda. Risultato: doppio fallo, palla break e 3-2 per il nostro campione. A quel punto l’americano si è arreso. Trionfo Sinner per 7-6 (2), 6-2 6-2. E ora si gioca per la storia.

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