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Allegri, le curiosità sulla carriera del tecnico

Massimiliano Allegri

Nonostante le critiche e le sfide che ha affrontato, Massimiliano Allegri ha dimostrato di essere un maestro nel suo campo. Un altro aspetto che ha sollevato polemiche è la gestione della pressione e delle aspettative, soprattutto in una piazza esigente come quella di Torino. Allegri ha dovuto affrontare momenti di crisi e sconfitte inaspettate ma, da come possiamo leggere in questo articolo, è sempre riuscito ad uscire a testa alta.

Da centrocampista ad allenatore

Massimiliano Allegri è nato l’11 agosto 1967 a Livorno. Nel corso della carriera da calciatore è stato un un centrocampista con spiccate doti offensive, simile ad un trequartista o ad un numero dieci. Allegri ha allenato diverse squadre, tra cui Livorno (giovanili), Sassuolo, Milan e Juventus (due periodi: dal 2014 al 2019 e dal 2021 a oggi). Ha vinto numerosi trofei, tra cui 5 campionati di Serie A con la Juventus, 1 campionato di Serie A con il Milan, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Allegri sulla panchina della Juventus
Allegri osserva la gara della Juventus dalla panchina (Photo by Daniele Badolato – Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Ha raggiunto anche la finale di Champions League due volte con la Juventus, perdendo però all’ultimo atto contro il Real Madrid e contro il Barcellona. In totale, ha vinto vari trofei nazionali come allenatore, ma come giocatore non ha raggiunto trofei di grande rilevanza.

Il salto di qualità al Milan

Dopo il ritiro, nel 2003, Allegri inizia il suo percorso da allenatore nelle giovanili del Livorno, dove dimostra subito di avere un’intuizione tattica e una capacità di motivare i giocatori. La sua carriera da allenatore decolla quando assume la guida del Sassuolo, in Serie B, nel 2008. Qui porta il club alla promozione in Serie A, segnando l’inizio della sua ascesa nel panorama calcistico italiano. Nel 2011, Allegri viene chiamato sulla panchina del Milan, un club con una storia prestigiosa e un roster di giocatori di alto livello. Sotto la sua guida, il Milan conquista il campionato di Serie A nel 2012, un risultato straordinario che testimonia le sue abilità nel gestire un gruppo di giocatori talentuosi, come Zlatan Ibrahimović e Thiago Silva. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Allegri dirige l'allenamento della Juventus
Massimiliano Allegri dà indicazioni ai propri giocatori durante l’allenamento (Photo by Daniele Badolato – Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Allegri è noto per il suo approccio flessibile al gioco, adattando il proprio sistema alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. A Milano, implementa un 4-3-1-2, che esalta le capacità offensive della squadra, ma sa anche essere pragmatico, mettendo in atto strategie difensive quando necessario. Questa versatilità diventa una delle sue caratteristiche distintive. In rossonero ha saputo resistere alle pressioni di Silvio Berlusconi per il modulo e lo stile di gioco, facendosi carico anche di molte critiche nell’ultimo periodo, nonostante buoni risultati con una rosa inferiore rispetto alla prima annata.

La doppia esperienza alla Juventus

Dopo l’esperienza al Milan, Allegri si unisce alla Juventus nel 2014. Qui inizia un’era di successi senza precedenti. Sotto la sua direzione, la Juventus vince numerosi titoli di campione d’Italia, consolidando la sua posizione come uno dei migliori allenatori del panorama europeo. Allegri porta la Juve a dominare la Serie A, ma non si limita solo ai successi nazionali: raggiunge anche la finale di Champions League nel 2015 e nel 2017. Una delle chiavi del suo successo con la Juventus è la sua capacità di gestire il gruppo e mantenere alta la motivazione, anche dopo aver vinto titoli. Allegri è abile nel trovare il giusto equilibrio tra l’impegno fisico e la gestione delle energie, facendo rotazioni strategiche per mantenere la squadra competitiva durante tutta la stagione. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Dopo un breve periodo lontano dal club, Allegri ritorna alla Juventus nel 2021. Nonostante le sfide iniziali, la sua esperienza si rivela fondamentale per ricostruire una squadra competitiva. Allegri deve affrontare una nuova realtà, con giocatori più giovani e una squadra che ha bisogno di rinnovamento. Durante questa fase, Allegri dimostra ancora una volta la sua abilità nel far emergere il potenziale dei giovani calciatori, come Moise Kean e Dejan Kulusevski. La sua capacità di integrare nuovi talenti con giocatori esperti come Paulo Dybala e Leonardo Bonucci porta ad un lunga striscia di vittorie, senza tuttavia conquistare la tanto attesa Champions League.

Vita privata

Il soprannome “Acciughina” deriva da un’espressione affettuosa e ironica legata alla sua provenienza e alla sua personalità: il termine è usato per descrivere qualcuno di astuto ma anche un po’ “sottile”. Allegri ha avuto una relazione con la showgirl Ambra Angiolini, che ha lasciato dopo anni di fidanzamento. Allegri e Ambra Angiolini sono stati insieme per circa 5 anni, rimanendo per diverso tempo sulle prime pagine dei rotocalchi. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

A livello mediatico, invece, Allegri è stato spesso al centro delle critiche, soprattutto nel lungo dibattito con Lele Adani. La sua tattica a volte viene considerata troppo conservativa, e i fan del calcio offensivo talvolta faticano a comprendere le sue scelte strategiche. Tuttavia, la sua abilità nel raccogliere risultati, anche in momenti difficili, dimostra il suo valore come allenatore.

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