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Martina Carbonaro, l’atroce scoperta dopo la morte: “Lei era ancora viva”

Martina Carbonaro, l’atroce scoperta dopo la morte

Le prime dichiarazioni di Tucci avevano inizialmente lasciato intendere che la ragazza fosse già morta quando lui ha deciso di nascondere il corpo. Tuttavia, tali affermazioni sono state smentite dalle indagini e, soprattutto, da quanto riportato nell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari, Stefania Amodeo, del Tribunale di Napoli Nord. Il documento giudiziario ha chiarito che Martina è rimasta in vita per lunghi minuti dopo essere stata colpita, agonizzando tra i detriti in quel casolare freddo e isolato. La giovane, dunque, non sarebbe morta sul colpo.

Cosa emerge dall’ordinanza

L’ordinanza ha inoltre messo in luce elementi allarmanti sulla personalità dell’indagato: secondo il giudice, Tucci mostrerebbe una marcata incapacità di contenere i propri impulsi aggressivi, il che lo renderebbe particolarmente pericoloso. Anche la procuratrice di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta, ha sottolineato la violenza e la crudeltà dell’azione, indicando come l’autore dell’omicidio abbia agito con una freddezza che aggrava ulteriormente la sua posizione.

Dopo aver commesso l’efferato crimine, il diciannovenne ha tentato di confondere le acque, partecipando alle ricerche e raccontando falsità ai genitori di Martina, nel tentativo di coprire le sue responsabilità. Avrebbe anche cercato di far sparire elementi compromettenti, come abiti macchiati di sangue.

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