Italia-Norvegia, i tifosi invocano l’addio di Spalletti: ecco la sua risposta
In molti chiedono che faccia un passo indietro, che lasci spazio a una nuova guida tecnica. Ma il CT non arretra: “Se mi sento solo? No. Ma anche se lo fossi, sono il responsabile di questa cosa qui”. Poi, con tono deciso, aggiunge: “Quello che mi dà più fastidio è quando qualcuno dice che vuole venire in mio soccorso. Perché da solo non ce la faccio? Questo mi manda in bestia”. Un chiaro messaggio a chi lo dà già per finito, a chi offre solidarietà senza comprendere, secondo lui, la profondità del progetto e delle sue scelte.

Mondiali 2026: Spalletti si gioca tutto nel prossimo futuro
Il ko contro la Norvegia è più di un inciampo. È un allarme rosso. E se Luciano Spalletti non vuole gettare la spugna, è anche vero che i prossimi impegni saranno decisivi per capire se la sua Italia ha ancora una direzione o se si è già persa. Il Mondiale è lontano, ma il margine d’errore si è ristretto subito. Con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, il tecnico toscano non vuole lasciare il campo. Ma sarà il terreno di gioco, e i risultati, a parlare più delle parole. La sfida ora è quella più difficile: ricostruire fiducia e competitività in un gruppo che ha mostrato tutte le sue fragilità.
Leggi anche:
- Mondiale per Club 2025: date ufficiali, gironi e dove vedere le partite in diretta
- Italia, un’altra notte da incubo: disfatta a Oslo e Mondiale 2026 già a rischio
- Norvegia-Italia, l’avvio del match: Sorloth gela gli Azzurri