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L’Inter dice addio allo scudetto, la Roma le infligge la terza sconfitta consecutiva

L’Inter non c’è più, la Roma passa con un grande primo tempo in cui chiude sull’1-0 ma sbaglia almeno altri due gol clamorosi. Nel secondo tempo i nerazzurri tentano una reazione d’orgoglio ma le occasioni migliori le hanno ancora i giallorossi in contropiede, soprattutto con Dovbik. Nel finale probabilmente c’era un rigore su Bissek, ma alla fine anche con un pareggio per i nerazzurri sarebbe cambiato poco.

Era stato Nicolò Barella, dopo la sconfitta di Bologna, a lanciare il monito: presto sarebbe arrivato “il momento di raschiare il barile”. Oggi, di quel barile, restano solo schegge. A San Siro, la Roma vince contro un’Inter in apnea, consegnando a Simone Inzaghi la terza sconfitta consecutiva della sua gestione — senza un solo gol segnato nelle ultime tre gare. Mai successo prima.

Intanto, Claudio Ranieri si gode la serata perfetta: grazie alla rete di Soulé, i giallorossi restano in corsa per un posto in Champions. I primi venti minuti sembrano un amarcord del Covid: settori vuoti, silenzio tombale, solo le voci dei portieri a riempire l’aria.

La prima doccia fredda arriva subito: Pavard si fa male a una caviglia, prova a stringere i denti ma deve arrendersi. Il suo recupero per Barcellona è in bilico. La Roma spinge: prima Koné sfiora il gol, poi Soulé capitalizza una respinta su tiro di Pellegrini, infilando tutto solo il vantaggio romanista. 0-1.

Cristante spreca il possibile raddoppio, Carlos Augusto salva sulla linea, ma l’inerzia è tutta giallorossa.Il nervosismo esplode in Lautaro Martinez, che si becca un’ammonizione sciocca dopo aver spinto a terra Mancini lontano dal pallone.

Inter a pezzi, la Roma vince meritatamente a San Siro

Il secondo tempo si apre come il primo: un possesso palla sterile e un’Inter incapace di incidere. Inzaghi tenta il tutto per tutto: dentro Dumfries e Zalewski, ed è proprio un loro scambio a creare il primo vero pericolo, con Dumfries che sfiora il pari di testa. Barella spreca, Frattesi sbaglia tutto, e l’ultima mezz’ora si trasforma in un romanzo di errori. La Roma ha persino le occasioni per chiuderla: Pisilli e Dovbyk mancano due gol clamorosi.

Quando Ndicka cintura Bisseck in area, l’Inter reclama un rigore. L’arbitro Fabbri lascia correre. E finisce così: con il buio sempre più fitto su San Siro.

A tre giorni dalla semifinale di Champions contro il Barcellona dei record, l’Inter rischia di vedere il Napoli scappare in vetta alla classifica. La squadra di Inzaghi sembra aver smarrito tutto: gambe, idee, coraggio. Il barile è stato raschiato. Ora resta solo il fondo.

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