Per buona parte del GP di Abu Dhabi, Charles Leclerc ha provato a entrare, sia pure come comparsa, nel destino del Mondiale. La Ferrari ha seguito passo dopo passo la McLaren, costringendo Norris a coprire ogni mossa del monegasco. Un Leclerc determinato, aggressivo, sempre pronto a mordere. Eppure, davanti ai microfoni, ha lasciato dichiarazioni che non vanno tutte nella stessa direzione.
Leclerc e l'ultimatum alla Ferrari: ora o mai più https://t.co/HSDFoXPvqA
— FuoriPista.net (@fuoripistanet) December 9, 2025
Da un lato il messaggio forte a Yas Marina: “Ora o mai più per iniziare il 2026 come serve”. Dall’altro, la versione più diplomatica fornita all’ufficio stampa di Maranello: “Il 2026 è una pagina bianca, non abbiamo aspettative”. Due toni diversi, usciti dalla stessa bocca a poche ore di distanza. (continua dopo la foto)

In una stagione chiusa con sette podi ma senza vittorie, Leclerc sembra già guardare al prossimo campionato come a un bivio. La sua carriera gli ha portato popolarità e prestigio, molto meno in termini di palmarès. A questo punto è evidente come un’auto finalmente vincente sia la conditio sine qua non per il suo futuro oltre l’ottavo anno in rosso.
La sensazione è che Charles stia sfogliando idealmente il libro della sua carriera, chiedendosi se il prossimo capitolo debba essere ancora colorato di rosso o se sia arrivato il momento di voltare pagina.
Al netto delle parole, il rapporto tra Leclerc e la Ferrari resta fortissimo. Anche con altre opzioni sul mercato, per Maranello Charles è ancora indispensabile. Persino più di quanto sembri. Con il possibile arrivo di Bearman, non sarebbe semplice affiancargli un altro profilo ingombrante come Hamilton. E questo dà al monegasco un peso politico enorme. (continua dopo la foto)

Leclerc a vita in Ferrari? Non è un’utopia e non è fantascienza. È uno scenario concreto, forse persino naturale. Ma la stagione 2026 resta la chiave per capire se questo matrimonio avrà davvero un nuovo capitolo o se aprirà ad altre strade. La stagione terribile appena vissuta. infatti, ha inevitabilmente lasciato strascichi nella fiducia e nel morale.
Leclerc è riuscito in parte a mitigare i problemi di una macchina che non ha mai veramente funzionato, ma è ovvio che se non arriveranno miglioramenti il pilota francese potrebbe desiderare qualcosa di diverso. Un team che gli permetta di giocarsi le sue carte per un titolo che, con una monoposto competitiva, potrebbe giocarsi tranquillamente.
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