Juventus e Inter stanno provando a ricostruire un organico competitivo anche attraverso tagli e riduzione del tetto degli stipendi. Il confronto tra i due club.
Le pretendenti al titolo
In pochi ad inizio campionato avrebbero immaginato una situazione così a questo punto della stagione. L’Inter non partiva favorita, ma un passo indietro ai campioni d’Italia del Napoli. La Juventus addirittura era data in zona Champions League, a battagliare con Milan, Lazio e Roma. E invece la stagione ci ha riservato una lotta come ai vecchi tempi tra le due acerrime rivali, che ora si trovano una di fronte all’altra per giocarsi una fetta di scudetto. Il merito è anche di strategie societarie che stanno dando grandi risultati. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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Una sfida anche fuori dal campo
La battaglia si giocherà anche fuori dal campo. Beppe Marotta, ex dei bianconeri, vuole prendersi qualche piccola rivincita nei confronti del proprio passato. Lo stesso si può dire di Simone Inzaghi, in passato sedotto e abbandonato dalla Vecchia Signora e poi finito in nerazzurro, dove ha trovato l’ambiente più congeniale per le proprie caratteristiche. Ma soprattutto è una sfida a distanza tra due modi innovativi di intendere la gestione societaria, con la famiglia Zhang e Marotta da un parte e Giuntoli e la nuova dirigenza juventina dall’altra. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La strategia della Juventus
Gianluca Ferrero ha voluto aprire un nuovo capitolo all’interno della storia della Juventus. Dopo le disavventure di Andrea Agnelli, il nuovo presidente ha imposto trasparenza, credibilità e sostenibilità come paletti del nuovo corso. Anche la stessa conferma di un allenatore aziendalista come Allegri è un ulteriore segnale della strategia. Sono ormai lontani i ricordi dei maxi acquisti di Cristiano Ronaldo e De Ligt, la Juve punta sui talenti di casa come Miretti, Yldiz, Fagioli e Cambiaso per un prodotto vincente però già nel breve termine. Il monte ingaggi complessivo rimane comunque leggermente fuori dalle righe per una squadra che non gioca in Champions, per un totale di 129 milioni di euro. Pogba il più pagato a 8 milioni a stagione, poi seguono Vlahovic e Rabiot a 7.
Le manovre di Zhang e Marotta
Segue proprio l’Inter in questa speciale classifica di Serie A. Al secondo posto i nerazzurri si attestano sui 115 milioni di tetto stipendi, con Calhanoglu a quota 6.5 milioni all’anno e il capitano Lautaro Martinez a 6. E’ lecito pensare che il rinnovo del bomber porterà l’argentino a giocare al rialzo e raggiungere anche gli 8 milioni stagionali. Zhang ha tagliato i fondi invece per il mercato, anche perché entro fine stagione deve rientrare del prestito contratto con Oak. Marotta applica un metodo intelligente di risparmio fondato su molti parametri zero strappati alla concorrenza. Due esempi? Calhanoglu sottratto al Milan e Cuadrado alla Juventus, anche se quest’ultimo al momento si sta rivelando un flop. Molto più funzionale invece Mkhitaryan, perno del centrocampo di Simone Inzaghi. Zhang intanto nella giornata di ieri ha rinnovato il contratto di Beppe Marotta fino al 2027, prolungando il progetto tecnico. Ormai certe quindi anche le firme per quanto riguarda Ausilio e gli altri componenti dirigenziali (Dario Baccin in particolar modo), per i quali manca solo l’ufficialità e gli ultimi aspetti formali.
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