Jannik Sinner, giovane fenomeno del tennis italiano, ha vissuto una stagione straordinaria, conquistando due titoli dello Slam e raggiungendo il primo posto nel ranking mondiale. Ma come lui stesso ha testimoniato a Sky, il suo straordinario successo ha comportato anche significativi sacrifici, uno dei quali è la difficoltà di tornare a casa in Italia quando lo desidera.
Jannik #Sinner e Carlos #Alcaraz in campo se le suonano di santa ragione, poi però i due non perdono occasione per dimostrarsi a vicenda stima e rispetto. Così è stato anche dopo la finale del Six Kings Slam che ha visto il numero uno al mondo trionfare in tre set, e vincere un… pic.twitter.com/ueHW2FDhAJ
— Marco Beltrami (@MarcoBeltrami79) October 20, 2024
Nella produzione originale di Sky, Jannik oltre il tennis, Sinner ha condiviso le sue riflessioni sulla sua carriera e le scelte che ha dovuto affrontare. Il nostro campione, pur mantenendo la sua umanità e il suo atteggiamento cordiale verso gli altri, ha messo in evidenza la necessità di un impegno costante e dell’importanza della professionalità.
“Come persona non sono mai cambiato, il successo non mi ha mai cambiato” ha affermato. Ma ha anche riconosciuto che il suo tempo libero è diminuito significativamente: “Ho un po’ meno tempo libero. Perché io sono una persona che dedica tutto il suo tempo al lavoro“. A soli 23 anni, Sinner riflette sulle sue esperienze.
La sua carriera è iniziata precocemente, quando a 13 anni e mezzo ha lasciato casa per rendere concreto il suo sogno tennistico. Ora, con la notorietà e il successo che ha raggiunto, si trova a un bivio: “Se io domani voglio andare a casa, posso anche andarci, ma non voglio perché la mia carriera è iniziata quando sono andato via di casa“. E per restare in alto il numero uno azzurro ha bisogno di lavorare con costanza, anche a costo di sacrificare parte della sua vita privata.
Il numero uno al mondo è consapevole che il suo successo richiede un continuo impegno. “È proprio ora che uno deve continuare a lavorare e migliorare“. Questo causa della competizione che caratterizza il circuito tennistico. Con la mente rivolta al futuro, Sinner ha affermato: “Giocherò altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga“.
Jannik Sinner, l’obiettivo è chiaro
La sua prospettiva sul tempo è chiara: “Si pensa che 15 anni siano lunghi, ma non è così. Quest’anno è passato veramente veloce“. Sinner è determinato a fare scelte oculate per massimizzare la sua carriera e il suo sviluppo come atleta, cercando un equilibrio tra lavoro, desiderio di vincere e la frequentazione delle persone che rappresentano il suo universo emotivo fuori dal tennis.
La scelta di non tornare frequentemente in Italia, quindi, come lui stesso ha spiegato rappresenta il prezzo da pagare per raggiungere i suoi obiettivi: diventare uno dei migliori tennisti della storia.
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