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Juventus, Spalletti guarda al 2026: cosa serve per lo scatto decisivo

La Juventus chiude il 2025 con un sorriso sotto l’albero, all’ombra della torre di Pisa. Il 2-0 contro la squadra di Gilardino vale tre punti sporchi ma fondamentali e consolida un filotto di vittorie che, al netto del passo falso di Napoli, ha rimesso i bianconeri al centro della corsa Champions.

Luciano Spalletti saluta l’anno con segnali incoraggianti, ma anche con la consapevolezza che per il 2026 servirà qualcosa in più. Le vittorie di dicembre non hanno ancora sistemato del tutto la classifica, complicata da una falsa partenza e dagli asterischi delle rivali, ma hanno ridato alla Juventus una posizione credibile. (continua dopo la foto)

Gli scontri diretti contro Bologna e Roma hanno portato punti fondamentali, Pisa ha confermato la capacità di capitalizzare senza scivoloni. La fase difensiva appare ormai blindata, una base solida da cui ripartire per alzare l’asticella.

A Pisa, però, sono emersi anche i limiti noti: poca inventiva, palleggio a tratti prevedibile, un Yildiz più contenuto del solito, con il gol nel recupero arrivato quasi per caso. La svolta porta il nome di Zhegrova.

Il suo ingresso dalla panchina ha stravolto l’inerzia del match, confermando come la qualità, quando chiamata in causa, sappia fare la differenza. Una scheggia impazzita capace di accendere una squadra che troppo spesso fatica a trovare il guizzo.

È da qui che Spalletti deve ripartire: osare di più, nelle scelte e nella proposta. Anche perché, una volta aumentato il ritmo e allargati gli orizzonti offensivi, la Juventus ha schiacciato il Pisa nella propria metà campo, liberando Yildiz dall’attenzione asfissiante dei difensori. Vero, la fortuna ha dato una mano sulla traversa di Moreo e sul palo di Tramoni, ma il segnale resta chiaro. (continua dopo la foto)

Per il 2026 servono coraggio e qualità: dal tecnico, chiamato a fidarsi di più del talento, e dalla società, che sul mercato dovrà fare uno sforzo in più per colmare lacune ormai evidenti. La strada è tracciata, ora tocca alla Juventus decidere fino a dove vuole arrivare.

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