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Juventus, i 3 che dicono sempre “no” e bloccano il mercato: le mosse della società

La nuova Juventus targata Comolli prende forma, ma il mercato rischia di impantanarsi per colpa di tre ostacoli interni. L’obiettivo è semplice: raccogliere 90 milioni di euro da tre cessioni fondamentali – Douglas Luiz, Dusan Vlahovic e Timothy Weah – per finanziare l’assalto a Kolo Muani, Molina e Hjulmand. Ma tra richieste alte, rifiuti ostinati e strategie attendiste, il piano si complica.

Il caso più spinoso è quello di Douglas Luiz, che giovedì scorso non si è presentato al raduno della Continassa senza fornire spiegazioni. Dopo un fine settimana lontano da Torino, il brasiliano si è rifatto vivo lunedì, ha chiesto scusa a squadra e società e ha cominciato ad allenarsi con un programma personalizzato. Niente provvedimenti sportivi, ma una multa da circa 40mila euro è inevitabile. (continua dopo la foto)

juventus-torino 2-0

Il vero problema, però, è che il giocatore vuole andarsene, ma solo verso una big della Premier League. Ha già rifiutato il Fenerbahçe di Mourinho e attende offerte concrete da club inglesi, mentre Comolli continua a inseguire invano i 40 milioni necessari per registrare una plusvalenza.

L’unico spiraglio? Un prestito con obbligo di riscatto, ma da Londra e dintorni al momento si fanno solo sondaggi tiepidi. Quindi la situazione è in fase di stallo e per adesso non si vedono ancora spiragli di soluzioni concrete.

Più sottotraccia ma altrettanto spinoso è il caso Weah. Il suo agente, Badou Sambagué, ha attaccato la dirigenza bianconera, accusandola di inseguire offerte inglesi che non esistono. Weah vuole solo l’Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi, che offre 15 milioni (bonus compresi) per un prestito con obbligo di riscatto.

Una cifra identica a quella offerta dal Nottingham Forest a giugno, ma ora Comolli punta a incassarne almeno 20, spingendo su possibili nuovi interessi. Weah però è fermo sulla sua posizione: solo Marsiglia, nessun’altra opzione. E intanto il denaro non arriva. (continua dopo la foto)

Infine Dusan Vlahovic, che gioca di attesa. La sua strategia è chiara: restare fino a scadenza (2026) oppure attendere che estimatori come il Milan bussino a fine agosto, quando la Juve potrebbe essere costretta ad abbassare le pretese. La valutazione attuale oscilla tra i 25 e i 30 milioni, ma senza un’accelerazione da parte del giocatore o di potenziali acquirenti, il rischio è che anche questa pista resti bloccata.

In questo clima, Comolli è in trincea. Le uscite sono indispensabili per finanziare gli arrivi, ma la Juve si ritrova stretta nella morsa di tre giocatori che non vogliono muoversi – o non nel modo previsto dalla società. Mentre il tempo passa, il mercato langue e le grandi manovre restano sulla carta.

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