
Allo Stadium, Juventus e Milan non vanno oltre lo 0-0 in una partita ricca di errori e con pochissime occasioni, divorate soprattutto dai rossoneri. In particolare, Pulisic ha fallito un rigore, Leao ha sbagliato un gol clamoroso, Gatti da un metro si è visto respingere un tiro violento da una parata surreale di un super Maignan e David solo in mezzo all’area è scivolato al momento del tiro.
Queste le dichiarazioni di Andrea #Cambiaso ai microfoni di Dazn al termine dello 0-0 tra #Juventus e #Milan ⚪️⚫️#acmilan #juventusfc #juvemilan #juventusmilan #seriea pic.twitter.com/us6ktwhxK4
— Oggi Sport Notizie (@OggiSportNotiz2) October 5, 2025
Il primo tempo è tattico e privo di spunti, bloccato su entrambi i fronti dalla paura di perdere e di farsi sorprendere dall’avversaria. Tudor e Allegri cominciano prudenti, con ritmi bassi e squadre corte, impegnate più a studiarsi che a colpire. Solo dopo la mezz’ora il Milan si accende: Gimenez ci prova di testa su cross di Pavlovic, ma la palla sfila sul fondo vicina al palo.
La ripresa invece si apre con dieci minuti da montagne russe. Prima l’occasione juventina: angolo di Conceiçao, deviazione di Tomori e pallone che arriva a Gatti, il difensore spara un gran destro ma Maignan riesce a respingere con istinto prodigioso. Poco dopo, Modric lancia in verticale Gimenez, atterrato da Kelly: per l’arbitro è rigore. Dal dischetto, però, Pulisic apre troppo il piatto e calcia clamorosamente alto sopra la traversa.
Il Milan continua a costruire, ma non concretizza. Leao, entrato nella ripresa, ha due palle-gol, di cui una clamorosa: da due passi, senza essere contrastato, manda incredibilmente sul fondo. La seconda, al 90’, vede il portoghese entrare in area dalla destra in solitudine su un perfetto assist di Modric: ma al momento di calciare Leao mastica la palla e permette a Di Gregorio di respingere.
Dall’altra parte, la Juve prova a reagire ma si scontra con il muro rossonero. Il Milan allegriano si schiera con undici uomini sotto la linea della palla, nel più classico esempio di catenaccio e contropiede. Ma quando riparte fa vedere belle trame, un grande Modric e un attacco che si muove bene e con velocità, creando pericoli con una certa facilità. (continua dopo la foto)

Nella seconda parte della ripresa, Allegri e Tudor provano a cambiare un po’ le carte con gli ingressi, oltre che di Leao, di Loftus-Cheek, Nkunku, e di Thuram, Openda e Vlahovic per i bianconeri. I ritmi aumentano, le squadre si allungano, ma la partita resta brutta. Nessuna delle due trova il colpo vincente e lo 0-0 è la fotografia perfetta di una gara deludente.
Ma se c’è una squadra che avrebbe meritato di vincere e che ha avuto le occasioni migliori, è certamente quella di Allegri. Mentre la Juventus, non a caso, è uscita sotto una selva di fischi. I tifosi sono rimasti delusi perché invece di fare passi avanti, la squadra di Tudor sembra sempre più prigioniera dei suoi difetti.
La difesa regala troppi spazi, il centrocampo fatica e l’attacco, il reparto rinforzato dalla dirigenza con gli acquisti pesanti di David, Openda e Zhegrova, sembra scollegato dal resto della squadra. Tanto che i nuovi arrivati sono irriconoscibili e avulsi dal gioco, come peraltro lo stesso Yildiz.
Milan concreto, Juventus deludente
Il Milan resta avanti in classifica (13 punti, a -2 dal vertice), e la tattica allegriana sembra perfetta per le caratteristiche dei suoi giocatori. Se Leao imparerà a essere più preciso sottoporta, i rossoneri saranno una mina vagante e si potranno candidare fra le principali pretendenti allo scudetto. O forse, vista l’assenza di coppe europee, come la principale candidata al titolo.
La Juventus conferma invece tutti i dubbi di queste ultime settimane e inanella il quinto pareggio consecutivo. Conceiçao (incomprensibilmente sostituito dal Mister) è il migliore dei bianconeri, ma il resto della squadra vive di momenti e manca di sostanza. Il turnover di Tudor, che a questo punto è come minimo sotto osservazione, crea più confusione che altro: probabilmente anche nella testa dei giocatori.
Alla fine il big match lascia la sensazione di un Milan più solido e concreto e di una Juve farraginosa e senza identità, ma anche un punto a testa. E la lotta ai vertici del campionato, con la sorpresa della Roma di Gasperini, vede già una lotta serrata con cinque squadre in tre punti. Se il buongiorno si vede dal mattino, la lotta per lo scudetto quest’anno sarà entusiasmante.
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