
Juventus, la volata finale per la Champions League si è trasformata in un autentico intrigo. La sconfitta della Roma a Bergamo ha riaperto tutto: oltre ai bianconeri, Lazio, Bologna, Roma e persino il Milan – almeno aritmeticamente – restano in corsa per l’ultimo pass europeo. Ma in casa bianconera, il discorso va ben oltre la classifica.
Reduce dal pari beffa con la Lazio, la #Juventus si appresta ad affrontare l'Udinese nel match valevole per la 37esima giornata di Serie A.
— Fantacalcio (@Fantacalcio) May 13, 2025
Il tecnico bianconero Igor #Tudor dovrĂ fare i conti con una vera e propria emergenza difensiva e non solo https://t.co/nx8tCcg62Q
Dopo il beffardo 1-1 con la Lazio, Igor Tudor sa di giocarsi il tutto per tutto. La qualificazione alla Champions non è solo un obiettivo: è anche il requisito minimo per sperare nella riconferma sulla panchina della Juventus. Il tecnico croato, subentrato in corsa, ha ridato intensità alla squadra, ma il suo futuro resta appeso a un filo. E quel filo non si chiama solo Champions.
Secondo indiscrezioni di mercato, nemmeno un quarto posto potrebbe garantire a Tudor la panchina per la stagione 2025/26. Il board bianconero, infatti, valuta con attenzione anche il potenziale impatto della Juventus al Mondiale per Club, in programma negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio. Un palcoscenico globale, dove i bianconeri (insieme all’Inter) si misureranno con l’élite del calcio internazionale.
A complicare i piani del tecnico ci sono gli infortuni e un ambiente che da inizio anno non è mai stato sereno. Alcuni giocatori, tra cui Douglas Luiz, sembrano poco convinti dal progetto e il clima nello spogliatoio non è dei piĂ¹ compatti. Tudor, perĂ², ha una carta forte in mano: il calendario.
Domenica arriva l’Udinese, squadra che il tecnico conosce bene, avendola allenata in passato. Un incrocio dal sapore personale e carico di significato. Almeno sulla carta, Tudor ha il suo destino tra le mani. Ma la sensazione è che, per restare sulla panchina della Juventus, dovrĂ fare molto di piĂ¹ che arrivare quarto in campionato. DovrĂ convincere. E lasciare il segno.
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