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Julio Velasco: “Ho ancora fame, ecco cosa farò in futuro”

Velasco

Julio Velasco, durante il ‘Premio Mecenate dello Sport – Varaldo Di Pietro’, ha parlato dei suoi progetti futuri e della sua insaziabile voglia di vittorie. Il Ct delle azzurre ha ufficialmente confermato l’intenzione di restare alla guida della Nazionale femminile di pallavolo, dopo il trionfo delle azzurre alle Olimpiadi di Parigi 2024.

“Dopo Parigi ho avuto dei dubbi, ma ho capito di avere ancora la fame necessaria per continuare”, ha dichiarato Velasco, lasciando intendere che l’obiettivo ora è Los Angeles 2028. “Arriverò a Los Angeles con gli stessi occhi di tigre. Con il presidente Manfredi siamo già in sintonia”.

Velasco ha poi parlato delle differenze riscontrate nell’allenare uomini e donne, sottolineando che le atlete sono più costanti nell’impegno, anche se spesso faticano a scrollarsi di dosso gli errori. “L’errore è parte della crescita, e io lavoro per fare in modo che lo accettino e lo usino come strumento di miglioramento”.

Velasco, l’orgoglio per le Olimpiadi del 1996, nonostante la sconfitta

Velasco ha anche fatto riferimento a quello che rimane un suo grande ricordo, ma non un rimpianto: la sconfitta nella finale maschile del 1996, alle Olimpiadi di Atlanta, dopo una drammatica partita contro l’Olanda dalla quale gli azzurri uscirono battuti al quinto set. Il Ct ha sottolineato come l’Italia non abbia mai celebrato quel risultato.

“Non abbiamo pianto, non abbiamo trovato scuse. Sono orgoglioso di come abbiamo perso quella partita”. Dopo l’oro a Parigi, Velasco aveva accennato all’idea di un possibile addio: “Nella pallavolo ho vinto tutto quello che potevo”, erano state le sue parole. Ma alla fine il desiderio di continuare a guidare la Nazionale è prevalso, per la gioia di tutti gli appassionati: uomini e donne.

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