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Jannik Sinner risponde per la prima volta a Kyrgios, poi parla del processo e lancia una frecciatina a Djokovic

Alla vigilia del suo esordio agli Australian Open contro Nicolás Jarry, Jannik Sinner ha risposto alle domande sul caso Clostebol e, per la prima volta, alle continue provocazioni che Nick Kyrgios gli ha lanciato sul tema doping. Il numero 1 al mondo ha dato all’australiano una lezione di stile e pacatezza.

“Nella mia mente so esattamente cosa è successo, ed è così che riesco a bloccare certi pensieri. Non posso semplicemente metterli da parte, ma so di non aver fatto nulla di sbagliato, ok? Non ho intenzione di rispondere a ciò che dice Nick o ad altri giocatori. La cosa più importante è circondarmi di persone che sanno la verità, tutto qui”.

Durante la stessa intervista, Sinner è stato interrogato su una battuta di Novak Djokovic, che aveva scherzato affermando che quando pensa a Jannik, gli viene in mente lo sci. La risposta del nostro campione è stata secca ma ironica: “Mah, sarà perché lui ha sciato in passato…”.

Jannik Sinner e il processo al Tas

Djokovic, per dichiarandosi certo dell’innocenza di Sinner, negli ultimi tempi ha adottato un comportamento ambiguo, arrivando a giocare in doppio a Brisbane con Kyrgios, probabilmente con l’intento di distrarre il nostro campione dagli obiettivi sportivi e indebolirlo un po’.

Ma anche in questo caso, il numero uno ha dimostrato una grande capacità di non lasciarsi distrarre dalle voci esterne. Sulla vicenda del Tas, Sinner ha spiegato di non avere aggiornamenti concreti: “Ne so quanto voi. Sarebbe bello potervi dire che non ci penso, ma non sarebbe vero. È ovvio che questa situazione è nella mia mente e ci convivo da tempo“.

“Non posso fare nulla al riguardo”, ha concluso Sinner, “se non prepararmi per questo Slam curando ogni dettaglio. I dettagli fanno la differenza”. Con queste parole, Jannik conferma la sua forza mentale e la capacità di restare focalizzato sull’obiettivo principale: vincere. Le provocazioni di Kyrgios e le ironie di Djokovic sembrano scivolare addosso al numero 1 al mondo, sempre più deciso a dimostrare il proprio valore sul campo.

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