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Italia, piccoli Sinner crescono: le otto “stelline” da seguire con attenzione

Sull’onda dei successi di Sinner, l’Italia sta vivendo un vero e proprio periodo d’oro nel tennis grazie anche a un circuito di tornei minori molto vivace, con ben 88 eventi disputati nel nostro Paese. Questa base permette ai giovani azzurri di fare esperienza e crescere, come già successo con campioni come lo stesso Sinner, Musetti e Berrettini. Ma chi sono i nuovi talenti che provano a inseguire le orme dei big? Ecco otto giovani promesse da tenere d’occhio.

Classe 2007, Federico Pallino è il più precoce del gruppo. Figlio di Francesco, ex coach di Roberta Vinci, è già inserito nel tennis che conta con un ranking attuale intorno al 230 del mondo. Pallino ha già raggiunto due finali Challenger e collezionato vittorie importanti nella sua categoria nei 1000 di Miami e Madrid. La sua mentalità ricorda quella di Sinner, con un approccio maniacale al lavoro e la scelta di abbandonare presto il circuito junior per misurarsi subito coi più forti. “Lotto per diventare numero 1 al mondo e vincere più Slam possibili”, ha dichiarato mostrando la sua determinazione.

Anche Jacopo Cinà, classe 2007, è considerato una delle next big thing del tennis italiano. Vincitore del prestigioso Trofeo Bonfiglio, ha raggiunto la seconda posizione nel ranking juniores e ha all’attivo una semifinale Challenger a Monza. Mancino dotato di un buon dritto e un servizio potente e preciso, Cinà ha già vinto due partite fra i professionisti e ha passato un turno al Master 1000 di Miami. (continua dopo la foto)

Il più spettacolare da vedere è sicuramente Pierluigi Vasamì, altro 2007, noto per il suo rovescio a una mano e per il tennis imprevedibile. Circa top 30 nel ranking junior, ha già brillato nei Challenger, vincendo partite dopo le qualificazioni e raggiungendo la semifinale a Perugia. Ispirato da Federer, gioca un tennis ricco di variazioni e molto efficace sulla terra. Deve ancora migliorare il dritto, ma ha dimostrato grande tenacia e costanza in match lunghi. È attualmente intorno alla posizione 562.

Andrea Crivellaro, 18 anni, è al numero 3 tra i junior italiani. Dopo aver vinto il primo titolo junior a Maribor nel 2023, sembra pronto al salto di qualità. Gioca bene su terra e cemento, con un rovescio molto naturale e un dritto su cui deve lavorare per aggiungere peso e continuità. Al recente Australian Open junior ha mostrato solidità: “Con il lavoro si può ottenere tutto”, è il suo mantra.

Andrea Basile, coetaneo di Crivellaro, ha vissuto qualche difficoltà fisica che ha rallentato la sua ascesa. Ex campione d’Europa under 16, ha un livello di tennis molto alto e una mentalità da grande lavoratore. Deve però sistemare la condizione fisica per concretizzare il sogno di giocare gli Internazionali d’Italia.

Italia, sulle orme di Sinner: le otto promesse azzurre

Dalla Marche arriva anche Mattia Mecarelli, classe 2006 e allievo di Giorgio Galimberti. Top 70 nel ranking junior, ha fatto il salto di qualità nell’estate 2024 con vittorie importanti e la partecipazione agli Slam junior. Contraddistinto da un fisico esile, ha un gioco di alta qualità e, se riuscirà a irrobustirsi, sarà sicuramente un nome da seguire.

Matteo Sciahbasi, sempre marchigiano e allenato al Piatti Tennis Center, è tra i giovani più promettenti. Campione d’Europa under 16, è meno presente nei tornei junior per concentrarsi sulla crescita tecnica e fisica, con l’obiettivo di fare il suo ingresso stabile tra i professionisti.

Infine, a soli 15 anni Vito Darderi è il più giovane del gruppo, già esordiente nei tornei pro. Con un gioco ispirato e adatto alla terra battuta, la superficie che preferisce, ha davanti a sé un futuro molto promettente. Il fratello Luciano è vicino alla top 30 ATP, ma Vito punta non solo a seguirne le orme, ma anche a superarlo. In un bel duello in famiglia.

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