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Inter, parla Zanetti: “Chivu è l’uomo giusto. Più dolorosa Istanbul di Monaco, ecco perché”

Una nuova stagione, una nuova guida in panchina e la volontà di ricostruire senza rinnegare il passato. Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha raccontato in un’intervista a Clank! il momento del club nerazzurro, tra la fine dell’era Inzaghi, l’arrivo di Cristian Chivu in panchina e le ferite ancora aperte per una Champions sfumata.

Una decisione non casuale quella di affidare l’Inter a Cristian Chivu, ex compagno di squadra dello stesso Zanetti: “Cercavamo qualcuno che fosse di casa, che conoscesse bene l’ambiente. Cristian ha personalità, senso di appartenenza e conosce perfettamente questa tifoseria. È la persona perfetta per questo nuovo progetto”.

Un progetto che avrebbe potuto coinvolgere anche Walter Samuel, ma il suo legame con la nazionale argentina e il percorso verso il Mondiale hanno impedito ogni sviluppo: “Ci abbiamo provato, ma per professionalità ha preferito non accettare in un anno così impegnativo”.

Zanetti ha commentato il deludente finale della scorsa stagione, chiuso senza titoli e segnato da un addio doloroso: quello di Simone Inzaghi. “In quattro anni ha fatto un lavoro straordinario, il rapporto è sempre stato ottimo. Se la squadra è arrivata distratta alla finale contro il Psg? Non lo so. Ma di certo eravamo tutti concentrati sulla Champions. Se n’è parlato solo perché abbiamo perso”. (continua dopo la foto)

E proprio sul percorso europeo, Zanetti ha confessato: “Ho sofferto più la sconfitta contro il City a Istanbul che quella di Monaco. Era un sogno che avevamo accarezzato davvero”.

Infine una riflessione su Lautaro Martinez e sullo sfogo post-Mondiale per Club che aveva fatto discutere: “Ha un grande senso di appartenenza, mi rivedo molto nei suoi inizi. Dopo quelle partite è tutto molto veloce, hai un microfono davanti e le emozioni ti travolgono. Ma l’importante è parlarsi: con Calhanoglu, ad esempio, hanno chiarito subito e postato una foto insieme. Ora l’attenzione è tutta sulla nuova stagione”.

Ripartire, sì, ma con identità. È questa la linea tracciata da Zanetti, convinto che l’Inter possa ritrovare la competitività anche dopo un’annata senza trofei. Con Chivu al timone, la storia nerazzurra torna a parlare la lingua di chi quella maglia l’ha portata sulla pelle.

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