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Inter, parla Inzaghi: la finale che “non è un’ossessione” e la frase sul suo futuro

Inter, alla vigilia della finalissima di Champions League contro il Paris Saint-Germain, Simone Inzaghi ha tracciato il bilancio del percorso europeo dell’Inter e ha ribadito la centralità del lavoro, dell’equilibrio emotivo e dell’attaccamento al club. “Sto bene qui, ho tutto per fare bene. Il mio unico pensiero è questa partita”, ha dichiarato il tecnico nella conferenza stampa all’Allianz Arena di Monaco.

Per Inzaghi si tratta della seconda finale di Champions in tre anni, un risultato che parla da sé. Il tecnico non cerca rivincite, ma vuole curare ogni dettaglio: “Le finali sono tutte gare a sé. Due anni fa contro il City non doveva esserci partita, e invece meritavamo di più. Ma quella gara ci ha insegnato molto”. (continua dopo la foto)

Contro i campioni di Francia, spiega, servirà determinazione, ma bisognerà anche mantenere la lucidità: “Abbiamo lavorato sui dettagli, siamo pronti, ma dobbiamo restare liberi mentalmente. Non bisogna trasformare il sogno in ossessione”.

Inzaghi ha confermato che Benjamin Pavard ha recuperato e con ogni probabilità sarà della partita: “Ha fatto buoni allenamenti, oggi farà rifinitura. Se starà bene, scenderà in campo. È un giocatore fondamentale”. Quanto alla formazione, nessuna anticipazione se non una certezza: “Tutti i 23 giocatori sono disponibili. È una fortuna, e uno stimolo ulteriore”.

Sulle voci di un possibile addio a fine stagione, Inzaghi è stato chiaro: “Ora penso solo alla finale. Poi, come ogni anno, ci confronteremo col presidente, sempre per il bene dell’Inter. Ma ribadisco: qui ho tutto ciò che mi serve per togliermi soddisfazioni”. (continua dopo la foto)

A chi gli chiede le parole chiave per affrontare una finale, il tecnico risponde con pragmatismo: “Consapevolezza, lucidità, corsa, aggressione. E soprattutto attenzione ai particolari. Le finali si decidono sugli episodi”. E aggiunge: “Il PSG è forte, allenato da un tecnico che stimo. Ma anche noi abbiamo le nostre armi, e abbiamo dimostrato di saperle usare”.

Infine, un pensiero ai tifosi: “Ieri li abbiamo sentiti vicini, oggi idealmente saranno con noi. Abbiamo iniziato questo percorso a Manchester, vogliamo finirlo insieme a Monaco”. E a sé stesso e ai suoi uomini chiede solo una cosa: “Dare tutto. Con determinazione, ma senza paura”.

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