
Inter, dopo giorni turbolenti, Beppe Marotta torna a farsi sentire. Al Festival della Serie A di Parma, il presidente dell’Inter prova a fare ordine in mezzo allo scetticismo per la scelta di Chivu e alle indiscrezioni esplose dopo la sconfitta col PSG e il successivo, inatteso, addio di Simone Inzaghi. Una separazione che, secondo il dirigente nerazzurro, ha preso alla sprovvista anche i vertici del club.
Pistocchi perplesso: «#Inzaghi e #Chivu? Tutto poco credibile! #Marotta…»https://t.co/eww3lIZSn4
— Inter-News.it (@internewsit) June 7, 2025
“Inzaghi ci ha comunicato lunedì, dopo la finale, la sua intenzione di chiudere il ciclo con l’Inter. Non era una scelta annunciata, non era nell’aria. L’avvicinamento alla partita ci aveva impedito di affrontare certi discorsi”, ha spiegato Marotta, definendo “straordinario” il percorso europeo dei nerazzurri, finalisti di Champions due volte in tre anni.
I tifosi, almeno a giudicare da quello che si legge online e sui vari social, non hanno preso molto bene le parole del Presidente. Non gli credono, oppure di dicono stupefatti. “Sapevamo tutti che Inzaghi aveva offerte dall’Al Hilal da più di un mese: com’è possibile che non lo sapesse Marotta?”, è la domanda di un internauta che ne riassume molte altre di questo tenore. (continua dopo la foto)

Marotta, comunque, ha difeso a spada tratta le scelte fatte nelle ultime ore: in particolare la sorprendente decisione di affidare la panchina a un quasi esordiente come Cristian Chivu. “Avevamo bisogno di un tecnico giovane, che condividesse i nostri principi e valorizzasse il patrimonio giovanile“. E qui i tifosi si sono sbizzarriti chiedendosi quali giovani, visto che l’Inter è la squadra con l’età media più alta di UCL. Ma certamente qualcuno arriverà dal mercato.
“Chivu”, ha spiegato il dirigente, “non è una scelta improvvisata. L’indisponibilità di Fabregas ci ha portato a optare per la seconda opzione che avevamo già in mente. Ringraziamo il Parma per la disponibilità: in uno o due giorni arriverà la firma”. Insomma, alla fine si capisce che Cristian, eroe del Triplete, non era la prima scelta.
A chi parla di confusione, Marotta risponde con fermezza: “Non è confusione, è coraggio. La nostra società è forte, la proprietà è forte e il programma è ben definito. Cambiare non è facile, ma è una responsabilità che un grande club come l’Inter deve saper affrontare. Vogliamo continuare a partecipare per vincere”.
Parole che, forse involontariamente, mettono pressione al nuovo Mister, come sempre i tifosi in rete fanno notare: “Ha 13 panchine in Serie A, almeno lasciatelo lavorare tranquillo“, è il sunto del messaggio di tanti. Ma c’è anche chi ci va più pesante. Uno del siti ufficiali legati all’Inter più noti di X ha pubblicato l’intervista senza commenti. A pensare ai commenti ci hanno pensato gli utenti, e al 95% non sono stati teneri, pur esprimendo affetto e gratitudine per Chivu. (continua dopo la foto)

“Non ci crede neanche lui“, scrive ironicamente Ciro riferendosi a Marotta. “Ripete sempre lo stesso file, ma ormai i tifosi hanno capito tutto“, replica Luigi Pa. “Voi avete scelto di dare ai tifosi un capro espiatorio ma noi non ci caschiamo, o almeno, quelli intelligenti non ci cascano”, tuona Alxleva in difesa di Chivu. “Altro che confusione, siete allo sbando totale“, chiosa Luca. E si va avanti così per centinaia di messaggi, di cui una percentuale non irrisoria sono meno urbani di quelli riportati qui.
Gli interisti non ce l’hanno con Chivu, anzi, lo accolgono a braccia aperte e con affetto. Le critiche sono rivolte solo alla società, alle sue scelte e a quello che viene vissuto a un tempo come un ridimensionamento e come un’improvvisazione sgangherata. E le parole di Marotta, più che calmare le acque, hanno avuto l’effetto di un soffio su una brace.
Ma ormai il dado è tratto. Ora manca solo l’ufficialità per aprire davvero l’era Chivu sulla panchina nerazzurra. Per molti, sia fra i tifosi, sia fra i commentatori (anche quelli più vicini alla società, come i blogger), è un salto nel buio difficile da comprendere. Per Marotta, invece, una scommessa vincente. Il tempo dirà chi avrà avuto ragione.
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