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Inter, Chivu vuole cambiare modulo: ma per lasciare il 3-5-2 servono rinforzi dal mercato

La rimonta sudata e sofferta contro l’Urawa Red Diamonds al Mondiale per Club 2025 ha restituito all’Inter un sorriso che vale almeno qualche giorno di serenità e una classifica favorevole. Ma il successo per 2-1, firmato da Lautaro Martinez e Valentín Carboni, racconta anche di una squadra stanca, spremuta da una stagione logorante e con idee tattiche da aggiornare.

Ecco perché negli Stati Uniti, tra un allenamento e una gara decisiva contro il River Plate, Cristian Chivu sta già lasciando intravedere spunti di quella che potrebbe diventare una vera svolta per il nuovo corso nerazzurro. Il dogma del 3-5-2, diventato marchio di fabbrica nell’era Inzaghi, potrebbe presto lasciare spazio a un assetto più offensivo.

Chivu valuta di sacrificare un centrocampista per inserire una seconda punta o un trequartista. Nella pratica significherebbe passare a un 3-4-2-1, senza toccare né la difesa a tre né gli esterni a tutta fascia, ma spostando l’asse del gioco più avanti.

Una rivoluzione che cambierebbe non solo le dinamiche tattiche ma anche le gerarchie dell’attacco: Thuram e Lautaro, due attaccanti mobili, avrebbero più libertà di alternarsi tra vertice alto e incursioni dietro la punta, con un terzo elemento creativo a completare il trio. La domanda ora è: chi affiancherà i due bomber?

Sul tavolo di Marotta e Ausilio c’è già un’idea: serve un numero 10, un giocatore capace di giocare tra le linee, sgusciare tra le maglie avversarie e portare gol e fantasia. Il profilo ideale? Un Dybala, un De Ketelaere, un Nico Paz: insomma, un trequartista mancino con qualità tecniche sopra la media. L’Inter ha già tesserato Sucic e Luis Henrique, ma non basta.

Le eventuali cessioni di Frattesi e Calhanoglu potrebbero finanziare l’ultimo grande colpo di un’estate che si preannuncia movimentata. Se però il mercato non dovesse offrire l’occasione giusta, la carta vincente potrebbe essere in casa: Nicola Zalewski, confermato da Chivu a centrocampo. E poi c’è l’uomo del momento: Valentín Carboni, match-winner contro l’Urawa e pronto a guadagnarsi uno spazio stabile. Il talento argentino piace molto a Chivu, che potrebbe farne la sorpresa del nuovo corso.

Non è da escludere nemmeno l’impiego di Luis Henrique più avanzato: inventato quinto di centrocampo da De Zerbi, può muoversi anche più alto senza perdere efficacia. La sua duttilità offre a Chivu un’arma in più, specie quando Dumfries tornerà a pieno regime sulla fascia destra.

Infine, la riscoperta di Davide Frattesi come incursore dietro le punte: con Spalletti in Nazionale ha dimostrato di saper interpretare bene quel ruolo, combinando tempi di inserimento e fiuto del gol come pochi altri centrocampisti italiani. Per l’Inter potrebbe diventare una pedina preziosa, e per Frattesi un’occasione di rilancio in nerazzurro dopo mesi ai margini.

Il nuovo corso è cominciato: Chivu vuole plasmare un’Inter meno ingessata e più imprevedibile, pronta a scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra scolastica. Le idee ci sono, ora toccherà al mercato portare i nomi giusti per costruire un vestito su misura per il futuro.

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