Serata di prestigio a San Siro, dove Inter e Arsenal si scontrano per il quarto turno di Champions League. C’è la curiosità di vedere come se la caveranno i nerazzurri contro una squadra agile e veloce, che gioca bene a calcio ed è molto agile in palleggio. Inzaghi tiene a riposo Thuram, Mkhitaryan, Bastoni e Barella. Al loro posto Taremi, Frattesi, Bisseck e Zielinsky.
Inter da 10 💥⚫🔵
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) November 6, 2024
I nerazzurri battono l'Arsenal per 1-0 grazie al rigore messo a segno da Calhanoglu e salgono a quota 10 punti in classifica dopo 4 giornate#ChampionsLeague #UCL #InterArsenal pic.twitter.com/obBjIn2k9o
Stadio stracolmo e gran tifo precedono e accompagnano la partita, che vive subito una fiammata quando una bella azione degli attaccanti dell’Inter porta a un cambio di campo sul quale Dumfries prima controlla bene di petto, poi fa partire un gran destro di mezzo esterno che si stampa sulla traversa. L’Inter riesce a controllare la gara per una ventina di minuti, ma l’Arsenal cresce e comincia ad attaccare.
I nerazzurri soffrono, soprattutto sui calci d’angolo interpretati in modo molto aggressivo dagli inglesi che fanno mucchio intorno a Sommer. Nonostante questa superiorità , l’Arsenal non riesce a rendersi particolarmente pericoloso. Cosa che invece riesce a fare l’Inter proprio allo scadere: punizione frontale, Calhanoglu mette in mezzo, Taremi riesce a deviare il pallone che finisce sul braccio largo di Merino. Rigore, e il regista turco dell’Inter lo realizza con la solita freddezza. Un primo tempo molto sofferto che finisce 1-0 per l’Inter.
La ripresa inizia sulla falsariga dell’ultima mezz’ora del primo tempo. L’Inter forse capisce di non potersela giocare a viso aperto e si chiude in difesa. Il problema è che non riesce mai a uscire e la partita diventa un monologo dei biancorossi inglesi. Pressione costante e grande palleggio che si frange sul muro difensivo degli uomini di Inzaghi nei 16 metri.
Inter-Arsenal, secondo tempo di grande sofferenza
L’Arsenal crea tre grandi occasioni: la prima sventata da Sommer su tiro di Havertz, la seconda con un miracoloso salvataggio sulla linea di un ottimo Dumfries in seguito a un colpo di testa sull’ennesimo corner, la terza con un tiro a botta sicura di Martinelli sul quale si immola Bisseck (uno dei migliori) che riesce a deviare, tanto per cambiare, in corner.
L’Inter mostra una grande solidità difensiva e un’encomiabile grinta, ma sul piano del gioco e della condizione fisica è quasi irriconoscibile. Vero che l’Arsenal è una squadra top in Europa, ma a memoria non ricordiamo di aver visto la squadra di Inzaghi che praticamente non tenta nemmeno un’azione d’attacco in tutto il secondo tempo. Il dato dei corner in questo senso fa impressione: 14-0 per gli inglesi.
Soffrendo molto sul piano del gioco, ma anche blindando la porta di Sommer e non permettendo agli inglesi di rendersi più veramente pericolosi, l’Inter alla fine la porta a casa grazie al rigore di Calhanoglu. Con una partita “alla Conte”, per citare l’ex allenatore nerazzurro che domenica tornerà a San Siro sulla panchina del Napoli. Ma per allora ci vorrà un’Inter diversa.
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